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Sulla Flotilla il sindacato è diviso. Il segretario generale della Cgil Maurizio Landini ha lanciato appelli che hanno portato a manifestazioni e all’annuncio di un nuovo sciopero generale per domani, venerdì 3 ottobre. Ma la Cisl si dissocia da questo tipo di protesta, scegliendo di focalizzare la sua azione su una strada diversa, volendo infatti privilegiare la solidarietà concreta e la pressione diplomatica.
La segretaria generale Daniela Fumarola ha rilasciato un'intervista al "Foglio" e delle dichiarazioni a Tv2000 in cui spiega la posizione del sindacato: «Abbiamo condannato questo massacro, così come abbiamo condannato la guerra in Ucraina». Questa premessa ribadisce la coerenza del sindacato nel condannare ogni forma di violenza contro i civili, indipendentemente dal fronte. Sulle azioni concrete intraprese dalla confederazione: «L’unico modo che abbiamo pensato è quello di mandare degli aiuti umanitari alle persone e lo abbiamo fatto attraverso le istituzioni. Abbiamo scelto la Croce Rossa, sapendo che ha dei progetti in piedi, e quindi stiamo continuando a raccogliere fondi da consegnare al più presto, perché poi possa effettivamente consegnare gli aiuti e farli avere alla popolazione».


Nonostante la cautela nell’aderire a iniziative potenzialmente ad alto rischio come la Flotilla, il sindacato ribadisce con forza che la pace è un dovere da costruire con atti concreti. La linea politica della Cisl sulla questione mediorientale dice Fumarola "è chiara e si è rinforzata a seguito dell’escalation del conflitto, ribadendo la propria condanna all’attacco terroristico perpetrato da Hamas. Al contempo ha sempre espresso forte preoccupazione per le operazioni militari che coinvolgono la popolazione civile, la priorità assoluta è salvare vite. Di fondamentale importanza sono gli aiuti per la popolazione di Gaza, per cui sono necessari corridoi umanitari efficaci".
L’organizzazione sindacale sostiene la necessità di raggiungere una pace duratura, basata sulla soluzione dei Due Stati, con Israele e Palestina che convivano in sicurezza e con pari dignità e diritti. A tal fine ha più volte sollecitato il governo italiano a riconoscere ufficialmente lo stato di Palestina. In questo quadro, la Cisl sceglie di focalizzare i suoi sforzi sull’attivismo umanitario e sulla pressione politica internazionale, ponendo l’accento sulla necessità di un intervento strutturato e di una soluzione politica che superi il blocco e le violenze.
nella foto cover: Daniela Fumarola



