Da ex abbonata alla sua rivista, che ogni tanto sbircia il sito di Famiglia Cristiana nella speranza di notare qualche miglioramento nell’affrontare la questione della scuola in Italia, le chiedo: è giusto che una rivista come la sua, portatrice di valori cristiani, che si dichiara imparziale e rispettosa nell’affrontare le questioni più disparate e spinose della nostra società, riservi articoli e titoloni di denuncia scandalizzata della situazione precaria in cui si trova la scuola paritaria, ignorando la situazione sempre più critica della scuola statale? È evidente che è tutto il sistema scuola che va salvato, riformato e supportato. Ma voi, con i vostri articoli, volete orientare l’opinione pubblica sulla necessità del “salvataggio” di quella paritaria. I vostri articoli sono scritti in modo da far desumere che la scuola pubblica navighi nell’oro. Circa un anno fa, le scrissi su alcuni disagi presenti nella scuola statale frequentata da mio figlio, ma non ho avuto risposta. Invece di fare demagogia, mandi i suoi giornalisti a fare vere inchieste di denuncia anche sulla scuola statale. Perché tra gli “esperti” da voi interpellati ci sono solo quelli schierati solo a tirare l’acqua al proprio mulino e non a quello di tutta la scuola?
MIRIAM A.

Evidentemente, cara Miriam, è davvero da molto tempo che sei una nostra ex lettrice, per non aver notato tutto quello che abbiamo scritto sulla scuola in generale, sia quella pubblica che quella paritaria, per lo più cattolica. Per non dire delle interviste ai vari ministri dell’Istruzione che si sono succeduti in questi anni. O delle inchieste sullo stato di degrado in cui versano molti edifici scolastici. È troppo poco sbirciare ogni tanto il nostro sito per lanciare accuse che non hanno fondamento e che non rendono giustizia alla correttezza del lavoro dei nostri giornalisti. Detto questo, ho già ribadito in altre occasioni che è un errore mettere contro la scuola statale e quella paritaria, perché entrambe svolgono un servizio pubblico e offrono ai genitori la possibilità di una scelta educativa. Vanno promosse entrambe, investendo sulla formazione che è come investire sul futuro. Per lo Stato sostenere la scuola paritaria (come avviene in altri Paesi d’Europa) è anche un affare, per il risparmio che porta alle casse pubbliche.