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Ho deciso di scriverle dopo la petizione lanciata da una mamma che vorrebbe che le scuole restassero aperte anche d’estate. O, almeno, per buona parte di questo periodo, perché i genitori che lavorano non sanno a chi lasciare i figli , oppure non hanno soldi da spendere in strutture private. Ora, considerando che noi insegnanti d’estate abbiamo solo luglio e agosto di vacanza, perché le scuole sono chiuse, come faremmo a tornare e far tornare in aula gli studenti? Inoltre, già d’inverno è una continua lotta, tutti i giorni, per attrarre la loro attenzione e svolgere le lezioni. Vi assicuro che le proviamo tutte, ma il risultato è sempre lo stesso: zero! L’unico loro interesse è il cellulare. Figuriamoci se stanno attenti con 30 gradi o più! Come possiamo pretendere che vengano a scuola quando potrebbero andarsene al mare? Certo, bisognerebbe fare di tutto per evitare che i ragazzi passino il periodo estivo nei bar, consumando alcol e droghe. Ci vorrebbero, però, strutture ricreative gestite da personale specializzato e non da noi insegnanti, che non siamo baby sitter estivi dei nostri alunni.
Lo sfogo su Web di alcune mamme lavoratrici, che non sanno come sistemare i figli nel periodo estivo, ha dato vita alla petizione on line “Cambiamo il calendario scolastico”, che ha avuto un grande successo con la raccolta di tremila firme in pochissimo tempo. Si tratta di tenere aperte le scuole, almeno fino alla fine di giugno, per i bambini delle elementari, visto che gli insegnanti non sono impegnati per esami, come avviene per i cicli successivi. Alla proposta delle mamme s’è aggiunta quella del ministro dell’Istruzione Giannini di prolungare l’apertura estiva delle scuole, soprattutto in aree urbane difficili come Napoli, per togliere i ragazzi dalle strade ed evitare che siano preda di chi ha cattive intenzioni o intende reclutarli. Tutto bene, ma prima di tutto va fatta una seria riflessione sul ruolo della scuola. Al di là delle stagioni.
CARMEN R.
Lo sfogo su Web di alcune mamme lavoratrici, che non sanno come sistemare i figli nel periodo estivo, ha dato vita alla petizione on line “Cambiamo il calendario scolastico”, che ha avuto un grande successo con la raccolta di tremila firme in pochissimo tempo. Si tratta di tenere aperte le scuole, almeno fino alla fine di giugno, per i bambini delle elementari, visto che gli insegnanti non sono impegnati per esami, come avviene per i cicli successivi. Alla proposta delle mamme s’è aggiunta quella del ministro dell’Istruzione Giannini di prolungare l’apertura estiva delle scuole, soprattutto in aree urbane difficili come Napoli, per togliere i ragazzi dalle strade ed evitare che siano preda di chi ha cattive intenzioni o intende reclutarli. Tutto bene, ma prima di tutto va fatta una seria riflessione sul ruolo della scuola. Al di là delle stagioni.



