«L’Italia è una repubblica democratica fondata sui nonni». A scriverlo è Maria Antonietta Schiavina, ma a pensarlo sono certamente in tanti: tra lavoro, impegni quotidiani e qualche sporadica serata esente da doveri parentali, moltissimi mamme e papà si appoggiano ai propri genitori per far fronte al difficile compito di crescere ed educare i propri figli.

Nel libro Nonni (OAK edizioni, € 25,00) Schiavina raccoglie, con la pazienza e l’abilità di una giornalista, i racconti – o, come li definisce Roberto Zuccolini nella Prefazione, i «lampi di memoria» – di 75 nipoti italiani e li inanella uno dopo l’altro in questo volume di 397 pagine, rendendolo uno scrigno prezioso di testimonianze, lezioni di vita e immagini dolceamare. Attraverso un percorso che si snoda lungo temi condivisi – la trasmissione del sapere da una generazione all’altra, gli orrori delle guerre mondiali, l’attaccamento alla propria casa, l’amore per la vita e per gli altri – le voci dei nipoti (celebrità come Lino Banfi, Carlo Conti, Maurizio Costanzo, ma anche persone normali che lavorano come insegnanti, psicologi, collaboratori scolastici, giornalisti...) intonano odi alle personalità più disparate: ad alti signori fieri e indipendenti, a burbere casalinghe dalle mani ruvide ma dal cuore grande, ad energiche cuoche alle prese con i fornelli e persino a sopravvissuti ai campi di concentramento, in un turbinio di storie e di ricordi. In poche pagine, ciascun nipote-autore lascia una traccia di ciò che i propri nonni sono stati per lui e per il mondo, mostrando l’«eredità inestimabile» che ogni anziano costituisce per la società.

Il libro è pensato anche per avere un impatto concreto sul tessuto collettivo: il ricavato di ogni vendita viene infatti devoluto alla Comunità di Sant’Egidio, dove i fondi sono impiegati per progetti dedicati agli anziani quali il co-housing e l’assistenza domiciliare.