«Voi non potere immaginare il bene che fate: un bene che si semina. Quando suonavano quella bella musica del film “La strada”, io ho pensato a quella ragazza che, con la sua umiltà, il suo lavoro itinerante del bello, è riuscita ad ammorbidire il cuore duro di un uomo che aveva dimenticato come si piange. E lei non lo ha saputo, ma ha seminato! Voi seminate questo seme: semi che fanno tanto bene a tanta gente che voi, forse, mai conoscerete… Ma siate sicuri: voi fate queste cose. E grazie di questo, grazie!». Cita Fellini, papa Francesco e ricorda Gelsomina che fece piangere il rozzo Zampanò. Nell'udienza ai partecipanti al Giubileo dello Spettacolo viaggiante si rivolge agli artisti presenti in piazza e che fino al pomeriggio inoltrato continueranno le loro esibizioni, per dire loro che «circensi e fieranti, giostrai, lunaparkisti e artisti di strada, madonnari e componenti di bande musicali, voi formate la grande famiglia dello spettacolo viaggiante e popolare. Voi fate grandi cose! Voi siete “artigiani” della festa, della meraviglia; siete artigiani del bello: con queste qualità arricchite la società di tutto il mondo, anche con l’ambizione di alimentare sentimenti di speranza e di fiducia».

Il fascino di quella che il Papa chiama «la meraviglia del bello» eleva lo spirito umano e porta ovunque l'abbraccio di Dio. Il Papa ringrazia e si congratula «perché in questo Anno Santo, avete aperto i vostri spettacoli ai più bisognosi, ai poveri e ai senza tetto, ai carcerati, ai ragazzi disagiati. Anche questa è misericordia: seminare bellezza e allegria in un mondo a volte cupo e triste» e sottolinea che «voi avete una speciale risorsa: con i vostri continui spostamenti, potete portare a tutti l’amore di Dio, il suo abbraccio e la sua misericordia. Potete essere comunità cristiana itinerante, testimoni di Cristo che è sempre in cammino per incontrare anche i più lontani».

Lo spettacolo viaggiante è alla portata di tutti, dice ancora Francesco, si rivolge a ciascuno, grande o piccolo e, in particolare, è una forma di intrattenimento per famiglie, strumento di socialità.

Il Papa non manca di sottolineare le fatiche, la durezza della vita e del lavoro, la difficoltà di far parte di una comunità parrocchiale stabile. E li invita ad avere cura della fede, a cogliere ogni occasione per accostarsi ai sacramenti, a trasmettere ai figli l'amore per Dio e per il prossimo. Raccomandando, nello stesso tempo alle Chiese particolari di essere attente e di accompagnare le necessità di chi vive una vita nomade cercando anche di eliminare i pregiudizi «che a volte vi tengono un po' ai margini».