Come una Supercoppa della politica internazionale si giocherà quasi certamente in Arabia Saudita il destino della guerra in Ucraina. Il regno saudita potrebbe infatti ospitare l’incontro fra Donald Trump e Vladimir Putin che potrebbe portare alla conclusione del conflitto cominciato nel febbraio del 2022 con l’invasione russa dell’Ucraina.

È stato lo stesso Trump a rivelare il possibile luogo del faccia a faccia con  Putin dopo una lunga telefonata di 90 minuti con il presidente russo. "Alla fine ci incontreremo, in effetti, ci aspettiamo che lui venga qui e che io vada lì, e probabilmente ci incontreremo per la prima volta in Arabia Saudita. Vediamo se riusciamo a concludere qualcosa," ha detto Trump.

La telefonata è stata confermata dal portavoce del Cremlino e potrebbe non essere stata la prima a svolgersi tra i due leader da quando Trump è tornato alla Casa Bianca. Il presidente ucraino Zelensky è stato consultato da Trump solo in un secondo momento, con una telefonata di un’ora, nonostante le sue richieste ripetute agli Stati Uniti di concordare una strategia per portare l'Ucraina ai negoziati in una posizione di forza. Anche l’Unione Europea non è stata coinvolta.

A Kiev tuttavia è arrivato mercoledì il segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Scott Bessent, per discutere dell’accesso privilegiato alle terre rare ucraine, parte delle quali si trovano nel Donbass occupato dai russi. Si tratta di risorse naturali e metalli tra cui uranio, titanio, litio, grafite e altre risorse di valore strategico, per un valore di trilioni di dollari statunitensi.

"Abbiamo parlato della nostra cooperazione economica e sulla condivisione delle risorse", ha detto il leader ucraino per cui le concessioni minerarie potrebbero essere la carta per convincere gli Stati Uniti  a non disimpegnarsi della difesa dell’Ucraina.

Ma è chiaro che, nella visione di Trump certamente gradita a Mosca, l’Ucraina dovrà cedere territori alla Russia. Il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Pete Hegseth, ha spiegato la posizione americana durante un incontro presso il quartier generale della NATO a Bruxelles. Hegseth ha detto alle sue controparti (tra loro anche il ministro Guido Crosetto) che Zelenskyy non ha alcuna possibilità di raggiungere il suo obiettivo di cacciare le forze russe dalla Crimea e dall'est del Paese e riportare l'Ucraina ai confini precedenti al 2014."Inseguire questo obiettivo illusorio non farà altro che prolungare la guerra e causare ulteriori sofferenze", ha detto Hegseth. Trump ha ribadito la sua contrarietà a un ingresso dell’Ucraina nella NATO, così come chiede da sempre la Russia.

"Chiaramente ieri sono successe molte cose e si discuterà molto nei prossimi giorni e settimane. Ma c'è una convergenza: tutti vogliamo la pace e che Kiev sia nella migliore posizione possibile quando i negoziati inizieranno”,  ha detto il segretario generale della Nato, Mark Rutte.

"Questa mattina ho incontrato il Ministro della Difesa ucraino, Rustem Umerov. Il Ministro Umerov mi ha assicurato che gli ucraini sono fermi e non rinunceranno alla loro libertà e al loro territorio. Anche l'Europa sarà ferma e continuerà a sostenere l'Ucraina nella sua lotta”, scrive sui social l'alto rappresentante per la politica estera della Ue, Kaja Kallas.