Una mobilitazione massiccia e mondiale quella a cui chiama a raccolta il Movimento internazionale delle donne l’8 marzo, giorno della festa della donna,  affinché non sia solo una ricorrenza a base di cene e mimose ma un concreto strumento per contrastare la violenza, l’emarginazione, le discriminazioni, la violazione dei diritti. Uno "sciopero globale", a cui hanno aderito 40 Paesi del mondo, in cui ogni donna singolarmente, ma anche ogni categoria professionale e sindacale deciderà in che modo testimoniare il suo impegno, sia astenendosi dal lavoro, sia facendo letture pubbliche, manifestazioni, assemblee, flash mob.  I temi all’ordine del giorno  sono  l’educazione alle differenze come formazione culturale e scolastica sin dall’asilo nido per rendere la scuola pubblica un nodo cruciale per prevenire e contrastare la violenza maschile contro le donne e tutte le forme di violenza di genere, non solo per pari opportunità ma per dire basta ai modelli stereotipati di femminilità e maschilità; la rappresentazione delle donne e del loro corpo rovesciando linguaggio e immaginario sessisti e misogini.  In Italia lo sciopero è indetto da #nonunadimeno la grande rete femminista che ha organizzato la manifestazione del 26 novembre 2016, quando un milione di donne scesero in piazza a Roma contro il femminicidio. Allo sciopero delle donne parteciperanno anche i 77 Centri Antiviolenza della rete "D.i.Re", centri che rappresentano un rifugio concreto per le donne maltrattate e  perseguitate, e che spesso sono a rischio chiusura per mancanza di fondi.
Lo sciopero dell’8 marzo riguarderà trasporto ferroviario, aereo e il trasporto locale di molte città. E sul sito di non una di meno https://nonunadimeno.wordpress.com/portfolio/sciopero-lotto-marzo/ci sono tutte le indicazioni per le lavoratrici che vorranno aderire allo sciopero.