Un risultato davvero inatteso quello reso noto alla conferenza stampa che ha svelato i vincitori de I luoghi del cuore (promossa da Fai e Intesa Sanpaolo). Si tratta della dodicesima iniziativa che coinvolge la cittadinanza nell'identificare i luoghi italiani più importanti cui donare un contributo in denaro per pianificare interventi di restauro e valorizzazione. «Un risultato stupefacente. Sul podio quest'anno sale un bene immateriale: vince l'educazione e il sostegno al disagio giovanile» ha raccontato Marco Magnifico, presidente del FAI (Fondo per l’ambiente italiano), senza svelare nulla della classifica.

Si tratta della vittoria (con 72.050 voti) del Santuario Nostra Signora delle Grazie a Nizza Monferrato (Asti), un complesso strettamente legato alla figura di don Giovanni Bosco, il fondatore degli oratori. Non è solo il simbolo di un territorio, un bene artistico e culturale che segna l'identità di un paese o carico di ricordi, il Luogo del Cuore del 2025, ma un vero e proprio messaggio per segnalare cosa sia prioritario per una comunità: il suo futuro, cioè l'impegno per i bambini e i giovani.

Una vittoria quindi dedicata a questo importante santo come spiega suor Paola Cuccioli impegnatasi attivamente per raccogliere i voti: «Abbiamo scelto di partecipare a questa iniziativa dei luoghi del cuore per salvare ciò che amiamo, proprio perché il Santuario di Nizza Monferrato lo è per la congregazione in quanto è la casa madre del nostro Istituto, dove è vissuta la cofondatrice, suor Maria Domenica Mazzarello».



«Acquistata da Don Giovanni Bosco è un “luogo del cuore” che appartiene alla città di Nizza Monferrato» spiega, «probabilmente dal 1200 quando già c’era la presenza di un luogo Mariano, tanto che ancora oggi i nicesi e gli abitanti dei paesi limitrofi chiamano il santuario “la Madonna”, proprio per sottolineare la sua fortissima presenza».

Nostra Signora delle Grazie quindi è molto significativo non solo per tutte le figlie di Maria Ausiliatrice, ma  l’intera famiglia Salesiana, religiosi, cooperatori, ex allieve, e tutte le varie associazioni che sono legate alla figura di don Bosco: «Infatti i voti li abbiamo raccolti anche all’estero e questo ci ha mostrato il fortissimo senso di appartenenza sparso nel mondo. Sono arrivati voti dall’Africa, Asia, Europa, America e persino dall'Oceania. Mi ha commosso questo senso d'identità grazie a un luogo che molti dei votanti non hanno avuto la fortuna di vedere essendo lontanissimi. Il santuario quest'anno è anche chiesa giubilare, per cui accoglieremo tantissimi pellegrini».

 

(foto di Roberto Morelli)