Leggo sempre con attenzione le sue risposte. Mi permetto, come sociologo, di fare qualche considerazione sulla famiglia. In quest’ultimo ventennio abbiamo assistito a una vera e propria “rivoluzione copernicana”. Mi spiego meglio: no agli anni Novanta la conoscenza veniva trasmessa di padre in glio, e ognuno apprendeva dal proprio genitore. Oggi non è più così. I padri, ad esempio, devono rivolgersi imbarazzati ai gli per imparare l’uso di Internet o per inviare una e-mail. Noi adulti riusciamo a muoverci in questo complesso mondo digitale solo con l’aiuto dei ragazzi. Sono essi, compatibilmente alle loro esigenze, che si concedono ai genitori! Cosa mai avvenuta in millenni di storia. Questo nuovo rapporto può essere devastante!
MARCO P.
Su questa tema c’è tanto da riettere. Oggi, grazie al mondo digitale, siamo di fronte a ragazzi quasi antropologicamente diversi da noi. Molti genitori si sentono impreparati a questa s da e non sanno più come educare i gli. Ma se i ragazzi sono imbattibili sul piano delle tecnologie, i grandi non abdichino alla trasmissione di valori ed educazione, di cui i gli hanno estremo bisogno.
MARCO P.
Su questa tema c’è tanto da riettere. Oggi, grazie al mondo digitale, siamo di fronte a ragazzi quasi antropologicamente diversi da noi. Molti genitori si sentono impreparati a questa s da e non sanno più come educare i gli. Ma se i ragazzi sono imbattibili sul piano delle tecnologie, i grandi non abdichino alla trasmissione di valori ed educazione, di cui i gli hanno estremo bisogno.


