Ho letto l’articolo sui cartelli stradali del Comune bresciano e la successiva lettera di un lettore con il suo commento (FC n. 4/2015). Lei dice che non bisogna alzare muri ma favorire l’accoglienza. Ma di quale muro si parla? Perché vogliamo sempre stravolgere il signi
ficato letterale delle parole? Chiedere il “rispetto per la cultura e le tradizioni locali” è sacrosanto, non si chiede di approvarle o condividerle, ma semplicemente di “rispettarle”! Forse, hanno diritto di essere rispettate solo le culture e le tradizioni degli altri e non le nostre? Anche la frase “Paese a cultura occidentale e di profonda tradizione cristiana” secondo lei non corrisponde al vero? Non facciamo sempre polemiche inutili! Anche in merito alla lettura di alcuni versi del Corano al termine di una Messa, considerata dal vostro esperto come «liturgicamente corretta, perché collocata al termine del rito», mi permetto di dissentire con forza. Già stiamo esagerando anche nell’ecumenismo, rinunciando ai nostri princìpi per favorire il dialogo. Dove andremo a fi
nire?
Non faccio polemiche inutili, anche perché io, per primo, vorrei che i nostri valori, la nostra cultura e le nostre tradizioni fossero rispettati da tutti. A maggior ragione da chi viene da fuori e si stabilisce da noi. Al tempo stesso, però, aggiungo che anche noi abbiamo il dovere di rispettare gli altri e il loro bagaglio di cultura e tradizioni. Una pacifica convivenza e integrazione parte da qui. Ma se si usano i valori cristiani per alzare muri e fomentare divisioni e contrapposizioni, allora siamo fuori strada. Quanto alle lettura di versetti del Corano a fine d’una Messa, il nostro teologo ha scritto che quell’iniziativa è anche una «ventata di aria non inquinata dall’odio e da quello scontro religioso che, purtroppo, sta innalzando solo muri e divisioni».
ADRIANO M.
Non faccio polemiche inutili, anche perché io, per primo, vorrei che i nostri valori, la nostra cultura e le nostre tradizioni fossero rispettati da tutti. A maggior ragione da chi viene da fuori e si stabilisce da noi. Al tempo stesso, però, aggiungo che anche noi abbiamo il dovere di rispettare gli altri e il loro bagaglio di cultura e tradizioni. Una pacifica convivenza e integrazione parte da qui. Ma se si usano i valori cristiani per alzare muri e fomentare divisioni e contrapposizioni, allora siamo fuori strada. Quanto alle lettura di versetti del Corano a fine d’una Messa, il nostro teologo ha scritto che quell’iniziativa è anche una «ventata di aria non inquinata dall’odio e da quello scontro religioso che, purtroppo, sta innalzando solo muri e divisioni».


