In virtù della vostra proposta per abolire il reato di clandestinità, se in Italia avessimo una magistratura che funziona, nel nostro Paese non avremmo neppure la metà degli immigrati ora presenti e liberi di reiterare ogni tipo di delitto. Sapete molto bene che la maggior parte di loro viene per delinquere e che le nostre carceri sono affollate di stranieri che stuprano, rubano e uccidono. In base alla vostra affermazione di “abolire il reato di clandestinità”, in futuro mi riterrò libera di considerarvi complici di qualsiasi reato essi commettano, visto il vostro buonismo di maniera! In ultimo, la predica del Santo Padre a Lampedusa è stata bella e toccante, ma le leggi sono altra cosa. Predicare è facile in un altro Stato, ma poi si razzola male nel proprio.
Elisabetta - Firenze

Se tu, cara Elisabetta, ti trovassi una sola volta sul molo di Lampedusa, dove arrivano le carrette del mare cariche di persone al limite della sopravvivenza, forse avresti un approccio più umano verso gli stranieri. Tra questi “disgraziati” ci sono tante giovani donne incinte e con bambini piccolissimi, che hanno rischiato la vita per fuggire dalla miseria e dalla fame. Come hanno fatto i nostri connazionali, quando sono emigrati in ogni nazione del mondo. Se in Italia, oggi, ci fossero la metà degli immigrati, come tu auspichi, il Paese sarebbe molto più disastrato di quanto non sia già. Senza immigrati non potremmo farcela a risollevarci. Infine, se tu ci reputi corresponsabili dei reati degli stranieri in Italia, con la stessa logica anch’io dovrò fare lo stesso con te per i reati dei nostri connazionali, che non sono di certo meno numerosi e meno efferati.