Oggi parliamo dei “carismi”. San Paolo dedica la prima Lettera ai Corinzi dal capitolo 12 al 14 ai doni dello spirito dicendo: “Riguardo ai doni dello Spirito, fratelli, non voglio che restiate nell'ignoranza” (1 Cor 12,1) e poi aggiunge “Vi sono poi diversità di carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversità di ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diversità di operazioni, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti (1 Cor 12,4-6).
Ma che cos'è un carisma?
Carisma deriva dal greco khárisma, kháris “grazia” o anche “dono”. San Paolo da una definizione specifica: “a ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l'utilità comune” (1 Cor 12,7). Dunque, tutti noi possiamo avere un carisma, un dono, una grazia speciale dello Spirito Santo che è data per l'utilità comune e dunque per edificare gli altri, per metterci al servizio, per amare concretamente. Ed è interessante perché San Paolo sviluppa il discorso sui carismi in due modi, facendo un elenco che è molto lungo, dice: “a uno viene concesso dallo Spirito il linguaggio della sapienza; a un altro invece, per mezzo dello stesso Spirito, il linguaggio di scienza; a uno la fede per mezzo dello stesso Spirito; a un altro il dono di far guarigioni per mezzo dell'unico Spirito; a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia (da profemi – parlare al posto di Dio); a un altro il dono di distinguere gli spiriti (il sono del discernimento); a un altro le varietà delle lingue; a un altro infine l'interpretazione delle lingue (1 Cor 12,8-10).
Ci sono altri elenchi e tanti altri carismi, tra cui anche il governo, ad esempio saper governare. San Paolo poi fa un esempio bellissimo: “tutte queste cose è l'unico e il medesimo Spirito che le opera, distribuendole a ciascuno come vuole” (1 Cor 12,11).
Tutto viene dal medesimo spirito e come il corpo è uno ed è fatto da molte membra così Cristo è uno e lo Spirito è uno ed è all'origine di ogni dono, carisma: “Come infatti il corpo, pur essendo uno, ha molte membra e tutte le membra, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche Cristo” (1 Cor 12,12).
E allora non potrebbe la mano dire “io voglio essere il piede”, oppure in qualche modo un altro organo, dire “io sono di più, sono più importante” perché tutto il corpo è importante ed è una cosa sola. Noi tutti siamo importanti, al di là dei doni, dei talenti, dei carismi che abbiamo, ciò che conta è che ci mettiamo in comunione, in servizio e nell'amore.
E infatti san Paolo dice: “Aspirate ai carismi più grandi! E io vi mostrerò una via migliore di tutte” (1 Cor 12,31). È un bene aspirare ai carismi più grandi ed è un bene esercitarli, ma nello spirito di umiltà. “Aspirate ai carismi più grandi! E io vi mostrerò una via migliore di tutte”, che è la carità, l'amore. Dunque mettiamoci ad amare, cerchiamo i carismi, i talenti, i doni che abbiamo e cerchiamo di non essere invidiosi gli uni degli altri, di non essere divisi ma uniti e nell'amore.