Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
venerdì 04 ottobre 2024
 
I consigli salute di BenEssere Aggiornamenti rss BenEssere / La salute con l'anima a cura di Giuseppe Altamore

Crollo demografico: finiamola di sparare sulle nostre famiglie

Anche questo è in parte colpa del Covid-19: nel 2020 le nascite in Italia sono crollate. Numeri allarmanti che segnano un nuovo minimo storico dall’unità d’Italia: 400 mila bambini in meno. È come se fosse sparita una città intera. Un dato in linea con la curva di decrescita della natalità che dura da almeno 12 anni. Ma c’è un’aggravante: il saldo tra nati vivi e morti segna 300 mila persone in meno. Per dare un’idea, nemmeno nel 1917, nel pieno della Grande Guerra, si era raggiunto un simile livello negativo. Solo nel 1918 è stato peggio, ma in quell’anno il nostro Paese era stretto nella morsa della guerra da un lato e dell’influenza spagnola dall’altro. L’inverno demografico, come è stato definito da papa Francesco, ha purtroppo cause lontane, riconducibili essenzialmente alla dissoluzione della famiglia come luogo privilegiato per lo sviluppo umano. Contro la colonna portante della nostra civiltà sono state usate le cannonate già a partire dagli anni ’60 del secolo scorso. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, con l’aggravante che si vorrebbe sostituire un modello considerato tradizionale con altri modelli che nulla hanno a che vedere con la funzione generativa propria della cellula fondante l’organismo sociale. Le stime parlano chiaro: continuando di questo passo nel volgere di un secolo passeremo da 60 a 18 milioni, con conseguenze gravissime sul piano economico e sociale. La soluzione non è purtroppo a portata di mano, ma intanto finiamola di bombardare la famiglia.


23 settembre 2021

 
Pubblicità
Edicola San Paolo