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martedì 25 marzo 2025
 

Il bene di Dio esiste anche quando non riusciamo a vederlo

Mt 7,7-12 - Giovedì della I Settimana di Quaresima - (13 marzo 2025) - 

“Chi tra di voi al figlio che gli chiede un pane darà una pietra? O se gli chiede un pesce, darà una serpe?  Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele domandano!”.

Bisogna essere davvero molto presuntuosi per pensare di poter superare Dio in bontà. Tante volte noi manifestiamo il nostro amore chiedendo e sperando che Dio possa dare un bene a qualcuno che amiamo, o forse anche a noi stessi. Ma se noi abbiamo un desiderio simile, quanto potrà essere grande quel desiderio di bene nel cuore di Dio? Mi capita spesso di ascoltare storie struggenti di donne e uomini che magari per molto tempo della loro vita vivono con il dubbio che una persona loro cara si sia salvata, o semplicemente che abbia potuto avere una via di uscita nel proprio buio.

Se noi siamo disposti a tutto pur di aiutare queste persone che amiamo, non dovremmo forse pensare che Gesù le ama più di noi? Non dovremmo pensare che la sua misericordia è più infinitamente creativa delle nostre capacità e del nostro immaginabile? Questo dovrebbe aiutarci molto a coltivare una grande fiducia nella preghiera: se io che sono cattivo chiedo cose buone per chi amo, come posso mai pensare che Dio non pensi ancora di più a dare del bene a coloro a cui tengo?

Ma c’è un’altra cosa che non dobbiamo mai dimenticare: a volte il bene che Dio fa, noi non riusciamo a vederlo, ma non per questo non esiste. Molti miracoli il Signore li compie in totale nascondimento, ma essi non sono meno miracoli di quelli che si vedono.

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12 marzo 2025

 
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