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«Di' che questi miei figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno», chiede la madre di Giacomo e Giovanni a Gesù in questa pagina del Vangelo nella festa proprio di San Giacomo apostolo. Ma la vita cristiana non consiste nel piazzarsi nel posto migliore, ma nel comprendere che Gesù vuole cederci direttamente il suo posto.
E il posto di Gesù è sempre l’ultimo: «I capi delle nazioni, voi lo sapete, dominano su di esse e i grandi esercitano su di esse il potere. Non così dovrà essere tra voi; ma colui che vorrà diventare grande tra voi, si farà vostro servo, e colui che vorrà essere il primo tra voi, si farà vostro schiavo; appunto come il Figlio dell'uomo, che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti».
La vita cristiana è molto più di una vita ambiziosa, poiché è una vita che non si accontenta di godere dei posti più vicini al capo, ma ha la pretesa di sedersi esattamente al posto del capo. Solo se si assume la postura di Gesù si può comprendere la grandezza a cui si è chiamati. È il suo posto, il suo trono non è ornato di velluti e ori, ma è il trono della croce. Chi vuole davvero essere il primo deve essere disposto a sedere su quel trono. Ma con ciò non significa che la croce coincide sempre col dolore o la sofferenza, ma essa è sempre un donarsi fino all’estreme conseguenze. Chi vuole comandare si doni totalmente e così sarai esattamente come il re dei re, sarà esattamente come Gesù.
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