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mercoledì 14 maggio 2025
 

La rinascita pasquale fa sgorgare dentro di noi la vita dello Spirito

Gv 3,1-8 - Lunedì della II Settimana di Pasqua (28 aprile 2025) - 

«In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio».

Le parole che Gesù rivolge a Nicodemo ci ricordano il capovolgimento operato dalla Pasqua. La Resurrezione è una rinascita, esattamente come il sacramento del battesimo. È infatti attraverso questa rinascita che “vediamo” il regno di Dio, cioè intuiamo un significato al fondo delle cose di questa nostra vita. Questo significato è ciò che fa da fondamento a tutto, è la vita eterna, è Dio stesso. Ecco perché tutto il cammino cristiano è un cammino di rinnovamento, cioè un modo di vedere in maniera nuova le stesse cose: “Gli disse Nicodèmo: «Come può nascere un uomo quando è vecchio? Può forse entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e rinascere?»”.

Le resistenze che fa Nicodemo sono un po’ anche le nostre. Anche noi vorremmo capire in che senso possiamo davvero essere rinnovati: “Rispose Gesù: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce da acqua e Spirito, non può entrare nel regno di Dio. Quello che è nato dalla carne è carne, e quello che è nato dallo Spirito è spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito»”.

Gesù sembra voler dire che il grande dono che si riceve quando ci si lascia introdurre nella rinascita pasquale è quella di vedere sgorgare dentro di noi la vita dello Spirito. E la vita spirituale non è più la semplice vita retta dalle leggi della nostra natura di bisogni e biologia. Essa è una vita che manifesta in noi una libertà imprevedibile. Se la nostra natura ci costringe nel meccanismo di “causa/effetto”, la vita spirituale ci dona al fondo di tutto questo una libertà radicale che è quella di “causa/imprevisto”. Secondo la nostra natura noi siamo già programmati. Secondo lo Spirito noi siamo un Mistero che rivelandosi manifesterà un’unicità mai vista. In fondo a partire da Gesù, tutti i santi sono dei grandi “unici” al mondo.

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27 aprile 2025

 
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