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lunedì 21 aprile 2025
 
I consigli salute di BenEssere Aggiornamenti rss BenEssere / La salute con l'anima a cura di Giuseppe Altamore

La difesa del Creato: un progetto divino, non solo ecologia

Dopo il lockdown non si fa altro che parlare di un Green new deal, letteralmente: nuovo patto verde. Significa, in parole povere, un nuovo modo di vivere sostenibile in difesa dell’ambiente. Parole che vanno trasformate in atti concreti se vogliamo invertire la tendenza che ci porterà verso la catastrofe ecologica. In questo senso, nella sua visione profetica, papa Francesco non ha mai smesso di lanciare accorati appelli durante tutto il suo pontificato nella direzione della cura del creato. Basta pensare all’enciclica Laudato si’, cui è stato dedicato un anno di riflessione che terminerà a maggio del 2021.

La questione ecologica è ormai diventata un’emergenza mondiale che impegna tutti: credenti e non credenti. Certamente, l’azione del Papa non è da confondere con quella, seppur meritevole, di coloro che a vario titolo sono impegnati nella difesa dell’ambiente. Per i credenti, non solo cattolici, significa andare alla radice e al senso della nostra presenza su questa terra. Anzi, per essere più precisi, vuol dire meditare sulla Genesi e sul quel patto (alleanza?) che lega l’uomo e Dio sin dal principio, il bereshit da cui tutto ebbe inizio: l’uomo è partner dell’Eterno nella continuazione della creazione perché egli è stato creato «a immagine e somiglianza di Dio», non a immagine di un predatore qualunque: «Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse» (Gen 2,15). Siamo impegnati nella realizzazione di un progetto divino. Forse non esageriamo se affermiamo che la cura del creato è una


20 agosto 2020

 
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