“Ora non è il momento di tenere elezioni”, ripete come un mantra Matteo Renzi. Già: ora.  Ma quanto durerà quell’ora? In realtà più parla di scadenza naturale di legislatura (2018) più Matteo Renzi rafforza l’idea che voglia andare al più presto ad elezioni anticipate per sfruttare l’enorme rendita di posizione guadagnata alle europee, con il rotondo risultato del 40 e passa per cento. Anche la battaglia sul lavoro, il braccio di ferro col sindacato, pare più orientata a una possibile campagna elettorale che alla riforma.

E’ possibile che in un primo tempo Renzi non volesse accelerare i tempi: ma a questo punto, vista la sollevazione della fronda del suo partito e dei suoi maggiorenti e "carissimi nemici", da D'Alema a Bersani, ormai pronti a dar battaglia a cominciare dall'articolo 18, non gli resta altra scelta. L’ideale sarebbe con una nuova legge elettorale, anche per farsi carico di fronte agli elettori di una riforma in più. Ma probabilmente non ce la farà, e allora andrebbe bene anche con il “mattarellum” bocciato dalla Consulta. Insomma, ogni volta che Renzi smentisce di voler andare alle elezioni lascia un hashtag: #staiserenoParlamento.