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All’alba di giovedì è scomparso monsignor Giovanni Giudici, 83 anni, vescovo emerito di Pavia e già vescovo ausiliare e vicario generale della diocesi di Milano ai tempi del cardinale Martini che lo consacrò vescovo e poi, nel 1991, suo vice.
Era ricoverato all’Ospedale di Circolo di Varese per l’aggravarsi della malattia di cui soffriva da tempo. Sabato prossimo, 20 gennaio, alle 10, nel Duomo di Milano, la Messa di suffragio presieduta dall’arcivescovo Mario Delpini alla presenza del feretro.
Lunedì 22, alle 10, nel Duomo di Pavia, i solenni funerali presieduti dal vescovo di Pavia, monsignor Corrado Sanguineti.
Nato a Varese il 6 marzo 1940, dopo la maturità classica entra nel Seminario arcivescovile di Milano. Viene ordinato sacerdote il 27 giugno 1964, nel Duomo di Milano, dall’arcivescovo Giovanni Colombo, nella cui segreteria assume uno dei primi incarichi.
Nel 1967 inizia a insegnare nel Seminario di Seveso. Nel 1971 diventa assistente diocesano dei giovani dell’Azione Cattolica. Nel 1972 si laurea in Lingue e letteratura all’Università Bocconi. Nel 1979 viene nominato parroco di Sant’Anna Matrona e nel 1984 è eletto decano di Porta Vercellina.
Nel 1988 il cardinale Carlo Maria Martini, arcivescovo di Milano, lo nomina vicario episcopale della Zona II (Varese). Il 9 giugno 1990 Giovanni Paolo II lo nomina Vescovo ausiliare di Milano e vescovo titolare di Usula. Il 29 giugno successivo riceve l’ordinazione episcopale in Duomo dal cardinale Martini (co-consacranti i vescovi Renato Corti e Bernardo Citterio). Il 1° febbraio 1991 il cardinale Martini lo nomina Vicario generale.
Il 1° dicembre 2003 Giovanni Paolo II lo nomina vescovo di Pavia: l’11 gennaio 2004 prende possesso della diocesi. Il 27 maggio 2006 diventa gran priore per l’Italia settentrionale dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Nel novembre 2009 è nominato presidente nazionale di Pax Christi. Nel settembre 2010 viene eletto membro della Commissione episcopale Cei per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace. Il 20 giugno 2013 riconosce come miracolosa la guarigione di Danila Castelli, avvenuta a Lourdes il 4 maggio 1989. Il 16 novembre 2015 papa Francesco accoglie la sua rinuncia al governo pastorale della diocesi di Pavia, presentata per raggiunti limiti di età. Rimane amministratore apostolico della diocesi fino all’ingresso del successore, monsignor Corrado Sanguineti, che s’insedia il 24 gennaio 2016.
Sul portale della diocesi ambrosiana, il ricordo commosso di Franco Monaco che ricorda quando monsignor Giudici era assistente diocesano dei giovani di Azione Cattolica negli anni turbolenti del dopo Concilio con la Chiesa alle prese con la tempesta del Sessantotto e della contestazione giovanile: «Per noi giovani di allora, don Giovanni fu educatore e pastore impareggiabile, che seppe coniugare autorevolezza e condivisione», il ricordo di Monaco, «grazie alla sua singolare, contagiosa umanità e alla sua apertura ai tempi nuovi, egli si fece compagno di strada di noi, una generazione inquieta e in ricerca. Ripeto: accompagnandoci rispettosamente, senza farci mancare, quando necessario, l’aiuto a un più maturo discernimento».
Poi Monaco ricorda che fu «braccio destro fidatissimo del cardinale Martini – prima Vicario a Varese e poi suo Vicario generale – che tanto lo stimava e gli voleva bene. Oggi sento di poter rivelare una confidenza dello stesso Martini: egli avrebbe gradito che don Giovanni avesse potuto succedergli alla guida della diocesi di Milano. Poi Vescovo amato di Pavia e, infine, rientrato nella sua Varese negli ultimi anni segnati dalla malattia».
Anche l'OFTAL di Milano ha ricordato la figura di Giudici: «Con la sua morte perdiamo un grande amico dell’Associazione », ha dichiarato monsignor Claudio Carboni, delegato vescovile OFTAL Milano, «iniziò a partecipare ai nostri pellegrinaggi nel 1982 con la parrocchia di Sant’Anna di Milano. È stato un amico fedele e coinvolto nel cammino della nostra associazione Oftal anche da vescovo ausiliare di Milano così poi come Pastore della Chiesa di Pavia. Tutta la nostra associazione è grata per la sua presenza anche con l'offerta della sua malattia e lo affida per intercessione della Santa Vergine Maria a Gesù buon pastore».



