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«Ormai Carlo è nostro e noi siamo suoi». A parlare è Pasquale Taiani, salernitano trapiantato a Torino che ha vissuto con la moglie, Valentina Basso, un’esperienza di conversione e guarigione grazie all’intercessione di Carlo Acutis.
«Mia moglie», racconta Pasquale, «durante la sua malattia, mi ha fatto scoprire la forza di Carlo che ci ha accompagnato in questo momento di grande difficoltà dandoci speranza e conforto e che tuttora è ispiratore per la nostra famiglia. Per questo oggi seguiamo i suoi passi e cerchiamo di vivere seguendo il suo modello anche con i nostri figli, Mario di quattordici anni e Anna, di otto».
L’amicizia e l’affidamento a Carlo da parte di Valentina e Pasquale nasce qualche anno fa, nel 2021. È giugno quando la donna, allora trentanovenne, scopre di avere un tumore al seno. Un cancro di quelli infiltranti. I medici dicono che è necessario intervenire subito, con urgenza. Al santuario della Madonna di Pompei, Valentina vede l’immagine di Carlo: ancora non sa chi è, ma l’espressione del suo volto la colpisce e prende il santino. Da quella sera comincia a pregarlo. Ed è da quella sera comincia la loro “amicizia”.
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