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Si scrive Iroshanie, si traduce sole. Come quello che illumina le stanze del dispensario Santa Marta. Anche quando fuori piove e tira vento, il calore umano impedisce di sentire freddo. Lo sanno le mamme, come Iroshanie, che hanno fatto della struttura il punto di riferimento per i loro piccoli e per sé stesse. Lo sanno tutti quelli che contribuiscono come volontari, come medici, come donatori a tenere aperti gli ambulatori.
Suor Antonietta Collacchi, direttrice del dispensario, la chiama, giustamente, «Provvidenza». Una Provvidenza alla quale possono prender parte anche i lettori di Famiglia Cristiana come segno tangibile di affetto per il Papa. In occasione dei suoi 80 anni, infatti, il Gruppo San Paolo, con le sue riviste, vuol far arrivare direttamente la voce dei lettori a papa Francesco attraverso la cartolina di auguri che trovate allegata con tutte le spiegazioni e che consegneremo nelle sue mani. Ma, perché le parole siano sempre incarnate nelle opere, per chi vorrà, è possibile contribuire al sostentamento del dispensario pediatrico Santa Marta che ogni anno gestisce oltre 400 bambini da prima della nascita ai cinque anni d’età (vedi a pagina 33).


UNA STORIA LUNGA QUASI UN SECOLO
Nata nel 1922 grazie alle donazioni di una ricca signora americana e al favore di papa Benedetto XV, diventata via via sempre più accogliente ed efficiente, la struttura è gestita dalle suore della Congregazione Figlie della carità di San Vincenzo de’ Paoli. Suor Antonietta Collacchi ci guida tra le stanze e i piani di questa ex falegnameria di Santa Marta, dove si intrecciano storie di ospitalità, competenza e calore. «Non chiediamo a nessuno a quale religione appartiene, ma a tutti coloro che ci vengono inviati, per lo più da sacerdoti, facciamo un colloquio e cominciamo con le visite ai bambini», spiega uno dei circa 50 volontari impegnati.
Dalla porta di ferro quasi anonima si accede alla saletta colorata con tanti giochi «che il bambino sceglie per giocare e che poi porta a casa», dice suor Antonietta. Papa Francesco ha voluto visitare la struttura pochi mesi dopo la sua elezione e poi di nuovo ricevere i piccoli, i volontari e le loro famiglie per festeggiare insieme il compleanno del dicembre 2013. «Vedere in questi locali il Papa e parlargli è un’emozione che ancora mi accompagna», racconta uno dei medici.


CROGIUOLO DI SENTIMENTI
Ma l’emozione la si respira ogni giorno. La vivono le mamme che sciorinano orgogliose i nomi dei piccoli: Nelunica (Fior di loto), Thommy, Francesca… La vivono le donne in attesa che qui possono permettersi ecografie e visite altrimenti non accessibili. La vivono i volontari che continuano a ripetere: «Sono felice di essere qui».
Il venerdì mattina si svolgono i colloqui con i tanti che, arrivati con il passaparola o segnalati da parroci, altri dottori, volontari, chiedono assistenza medica. È la stessa suor Antonietta con il suo braccio destro Javier Liérano, a parlare con i genitori per capire la situazione e predisporre le schede per le prime visite. Ai tre mesi l’ecografia per l’anca e poi le visite periodiche come in qualunque altro studio pediatrico.
Con in più l’attenzione anche economica all’intero nucleo familiare. Oculista, otorino, dentista – che assiste i pazienti che si accomodano sulla stessa poltrona odontoiatrica che fu di Giovanni Paolo II –, dermatologo sono a disposizione a volte anche per gli stessi genitori.


L’ALBA DELLA VITA
È il bambino, però, al centro di tutto. E anche il pacco di viveri che di solito si prepara assieme ai pannolini e ai biberon viene consegnato solo se è presente il piccolo da visitare per «educare al fatto che è il bambino che deve essere seguito e curato innanzitutto». In maggioranza provenienti da Nigeria, Somalia, Senegal, Etiopia, ma anche dall’Asia e con qualche italiano, mamme e bambini sanno che qui possono trovare – grazie anche alla professionalità dei medici volontari e delle strutture come il Bambino Gesù – un’assistenza pediatrica completa. Che non significa solo misurare peso e altezza o affrontare le patologie. Ma è fatta di ascolto e di attenzione.
E anche di quel caffè offerto all’ingresso a genitori, volontari e visitatori che dice, più di tante parole: «Sei a casa, puoi darti, ho cura di te».


REGALA AL PAPA UN GESTO D'AMORE
In occasione dell'ottantesimo compleanno di Jorge Mario Bergoglio è possibile regalare al Papa un gesto d'amore e di solidarietà per i bambini. Come segno concreto di auguri, infatti, il Gruppo editoriale San Paolo sosterrà il dispensario pediatrico di Santa Marta in Vaticano. Chi vuole, può fare un'offerta direttamente a:
Fondazione dispensario pediatrico "Santa Marta"
Città del Vaticano - 00120
Iban: IT 75 V 02008 05008 000401152132
Causale: AUGURI PAPA FRANCESCO



