Sciogliere i nodi della malattia e della incertezza, quelli delle tensioni sociali a seguito dell’ingiustizia e della mancanza di solidarietà. Quelli frutto di un diffuso clima di violenza sociale, familiare, dell’odio tra i popoli e le religioni. I nodi della disoccupazione, con particolare riguardo ai padri di famiglia che hanno perso il lavoro e che erano l’unico sostentamento per tutto il nucleo familiare.

Nei giardini vaticani, davanti all'icona della Vergine Maria che scioglie i nodi si recita il rosario al termine del mese mariano. Una “maratona” di preghiera voluta da papa Francesco per chiedere la fine della pandemia. E con essa la fine di quella mancanza di fraternità universale che è un male peggiore del coronavirus. In processione con l’icona della Madonna entrano il vescovo di Augusta, monsignor Bertram Johannes Meier, con i bambini della prima comunione della parrocchia di Maria della Grotticella di Viterbo, i ragazzi cresimati della parrocchia di San Domenico di Guzmán, un gruppo scout di Roma, alcune famiglie e alcune religiose in rappresentanza dell’intero popolo di Dio. Collegati i maggiori santuari del mondo mentre si alternano per la preghiera alcuni giovani dell’Azione cattoliche, neo sposi, famiglie in attesa di un bambino, una famiglia di persone sorde al cui interno è nata una vocazione religiosa.

Al termine della celebrazione il Papa, in piedi davanti all’icona, incorona l’immagine della Madonna, un olio su tela del 1700. Ai suoi piedi il Pontefice ha deposto i «tanti nodi che si stringono attorno alle nostre esistenze e legano le nostre attività». Ha parlato di quelli della violenza e della guerra,  dell’egoismo e dell’indifferenza, dei nodi economici e sociali.

«Con la tua obbedienza», aveva esordito Francesco rivolgendosi alla Vergine prima dell’inizio del Rosario, «hai sciolto il nodo della disobbedienza di Eva.Con la tua fede hai sciolto ciò che Eva aveva legato con la tua incredulità.  Sciogli i nodi che ci opprimono materialmente e spiritualmente perché possiamo testimoniare con gioia il tuo figlio Signore nostro Gesù Cristo». E l’ha supplicata perché «finisca la pandemia e l’umanità possa riprendere la vita di tutti i giorni con maggior sicurezza».