La guerra in Ucraina scatenata dalla Russia e che sta per entrare nel quarto anno di conflitto e la situazione in Medio Oriente. Questi i temi al centro del colloquio tra papa Leone e il premier dell’Ungheria Viktor Orbán, ricevuto lunedì mattina in udienza privata nel Palazzo Apostolico in Vaticano.

Orban, in visita a Roma dove ha in programma un incontro, meno formale, con la premier Giorgia Meloni, dopo l’udienza con il Pontefice ha successivamente incontrato il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, accompagnato da monsignor Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali.

«Nel corso del cordiale colloquio in Segreteria di Stato sono state sottolineate le solide relazioni bilaterali e l'apprezzamento», ha spiegato la Santa Sede in un comunicato stampa, «per l'impegno della Chiesa cattolica nel promuovere lo sviluppo sociale e il benessere della comunità ungherese, con particolare attenzione al ruolo della famiglia, alla formazione e al futuro dei giovani, nonché all'importanza della tutela delle comunità cristiane più vulnerabili. Ampio spazio è stato riservato altresì alle questioni europee, con particolare attenzione al conflitto in Ucraina, e alla situazione in Medio Oriente».

Sulla guerra in Ucraina, la posizione di Orban è nota: nel corso del Consiglio europeo della scorsa settimana, infatti, l'Ungheria non ha sottoscritto la richiesta (fatta alla Commissione Ue) di finanziare l'Ucraina nei prossimi due anni, lasciando aperta la possibilità di concedere un prestito basato sui beni russi congelati. I leader europei hanno in quella occasione varato il 19esimo pacchetto di sanzioni contro Mosca, per giorni sottoposto al veto slovacco.

«L'Unione europea non conta nulla. Donald Trump sbaglia su Putin, andrò da lui per fargli togliere le sanzioni alla Russia», ha detto Orban conversando con Repubblica e Messaggero a margine della sua visita a Roma, «abbiamo appaltato agli americani e ai russi la possibilità di risolvere la guerra. Purtroppo, non abbiamo un ruolo. L'Europa è totalmente fuori dai giochi», ha proseguito Orban, spiegando che «presto sarò da Trump per risolvere il problema delle sanzioni al petrolio». Sull'incontro con Meloni, spiega che «il punto importante è il futuro dell'economia europea, perché sulla guerra resta ben poco da fare».