Caro papa Ratzinger, che tenerezza ci ha fatto vederla all'apertura della Porta Santa del Giubileo della Misericordia. Seduto in un angolo dell'atrio della basilica di San Pietro su una sedia rivestita con un drappo bianco, ha atteso come un sacerdote qualsiasi che papa Francesco arrivasse. Non indossava nemmeno i paramenti sacri, ma solo un cappotto bianco.

Poi vi siete abbracciati, avete scambiato qualche parola e sul suo volto abbiamo rivisto quel sorriso e quegli occhi buoni che tanto abbiamo amato. Chissà cosa vi siete detti. Di sicuro Francesco ascolta i suoi consigli. Ricorda cosa disse alla festa dei nonni di due anni fa? «Ho detto tante volte che mi piaceva tanto che lui abitasse in Vaticano, perchè era come avere il nonno saggio in casa». E pochi giorni fa, al ritorno dal suo viaggio in Africa, di fronte alle domande sugli ultimi scandali che hanno investito la chiesa, Francesco ha ricordato: «Tredici giorni prima della morte di san Giovanni Paolo II l'allora cardinale Ratzinger che guidava la Via Crucis ha parlato delle sporcizie della Chiesa. Lui ha denunciato questo». E poi ha aggiunto: «Noi lo abbiamo eletto per questa libertà nel dire le cose»

Dopo che papa Bergoglio ha aperto la Porta Santa ed è entrato nella grande Basilica vuota Lei, aiutato dal prefetto della Casa Pontificia Georg Gänswein e sorretto dal suo bastone nero lo ha raggiunto, salendo i gradini. Che fatica deve aver provato a percorrere quei pochi metri. Sappiamo che la sua mente è ancora lucidissima, ma che camminare diventa ogni giorno sempre più difficile. Del resto, il prossimo 16 aprile compirà 89 anni e fu proprio la consapevolezza di non aver più il vigore fisico necessario a guidare la Chiesa a spingerla quasi tre anni fa a rinunciare al soglio pontificio. 

Eppure, quando si è trovato di nuovo di fronte a papa Francesco, con un gesto molto rapido ha spostato il suo bastone dalla mano destra alla sinistra in modo da porgerla per primo al suo successore. E papa Bergoglio poco dopo all'Angelus ha voluto ricordare questo emozionante incontro: «Oggi all'inizio ha varcato la Porta della Misericordia papa Benedetto. Inviamogli da qui i nostri saluti, tutti!». Lei li avrà ricevuti dal monastero Mater Ecclesiae in Vaticano, dove si è ritirato. In occasione del suo ultimo compleanno, il suo segretario, monsignor Alfred Xuereb a Radio Vaticana si è augurato «di riscoprire sempre più la vera figura di papa Benedetto perché temo che non sia stata sempre ben capita. Anzi, forse in alcuni settori è stata perfino travisata. Quindi l'augurio che io faccio è di scoprire la bella umanità di quest'uomo, il contrasto tra la sua grande umiltà e dall'altra parte la sua immensa capacità di pensiero, di trasmetterci pensieri profondi».

Tanti auguri per un sereno Natale, caro papa Benedetto.