Lo fanno intendere  con delicatezza e con tanta carità cristiana. Ma lo fanno intendere: Lapo Elkann metta ordine nei suoi ricordi, impari a pensare prima di parlare. Il nipote dell'Avvocato Agnelli, oggi trentaseienne,  aveva confidato al Fatto Quotidiano d'esser stato fatto oggetto di abusi sessuali quando aveva 13 anni. E aveva detto d'esser stato mandato in collegio dai Gesuiti.  Peccato che la seconda notizia sia destituita di fondamento. 

«Siamo molto vicini a Lapo Elkann, che oggi ha condiviso su un quotidiano una ferita profonda della propria adolescenza. Preghiamo per lui con tutto il cuore e condanniamo con ogni fermezza gli abusi compiuti nei suoi confronti. Per chiarezza e completezza di informazione, ci sentiamo però di dover escludere che abbia mai studiato in uno dei nostri collegi in Italia, né – a quanto ci risulta, dopo aver compiuto le prime verifiche – in uno degli istituti della Compagnia presenti nel mondo», ha dichiarato padr Vitangelo Denora, delegato per le scuole della Provincia d’Italia della Compagnia di Gesù.

“Il nostro modello educativo –ha proseguito padre Denora – si basa sul rispetto della persona e sulla sua crescita umana, che accompagna e per certi versi addirittura precede quella culturale: i gesuiti puntano sull’educazione per formare uomini e donne di speranza, capaci di rendere migliore il proprio Paese e il mondo che li circonda. Saremmo felici di ospitare Lapo Elkann quanto prima, in uno dei nostri 6 collegi in Italia, per discutere con lui dei ragazzi e dei loro sogni e magari, se vorrà, di avviare anche qualche progetto insieme».