Tutti gli esempi riportati riguardo ai quaranta giorni hanno un elemento comune: l’annuncio e l’ascolto della parola di Dio.

Dalla prima all’ultima pagina tutta la Scrittura è un invito all’ascolto della parola di Dio.

L’ascolto è il primo e fondamentale atteggiamento di rispetto verso l’altro e l’inizio di un dialogo. Questo vale anche per il nostro rapporto con Dio. L’ascolto della parola di Dio è il primo atteggiamento di culto e di preghiera da parte del credente. Ascoltare è pregare. Ecco perché il cuore della Quaresima consiste nell’ascolto della parola di Dio. È questa Parola, infatti, che illumina a conoscere i propri peccati, chiama alla conversione e infonde fiducia nella misericordia di Dio.

È questa parola che alimenta un’autentica spiritualità cristiana, non fondata «sulle fragili basi di apparizioni e messaggi desunti da rivelazioni private non ancora riconosciute dalla Chiesa», ma radicata sulla roccia della parola che non passa (Messale Mariano, pagina VII). Per questo le norme esortano le comunità cristiane a promuovere la conoscenza della Bibbia e la preghiera in famiglia a partire dai testi delle letture domenicali e feriali, che costituiscono un completo itinerario per preparare la Pasqua (vedi Preparazione e celebrazione delle feste pasquali, 11-13).