Dal Vaticano arrivano conferme ufficiali. Con una nota diramata in Sala stampa vaticana il direttore padre Federico Lombardi ha chiarito che «la persona arrestata mercoledì sera per possesso illecito di documenti riservati, rinvenuti nella sua abitazione in territorio vaticano, è il Sig. Paolo Gabriele, che rimane tuttora in stato di detenzione».

Dopo due notti passate in cella si è così «conclusa la prima fase di "istruttoria sommaria" sotto la direzione del Promotore di Giustizia, prof. Nicola Picardi, e si è avviata la fase di "istruttoria formale" condotta dal Giudice istruttore, prof. Piero Antonio Bonnet». Si apprende anche che Paolo Gabriele ha nominato due suoi avvocati di fiducia. I legali lo hanno già incontrato e hanno concordato la linea di difesa. Terminata la fase istruttoria il giudice deciderà se proscioglierlo o rinviarlo a giudizio.

«Questa notizia», ha detto ai giornalisti padre Lombardi, «ha destato nel Papa stupore e dolore. In Vaticano tutti conoscono Paolo Gabriele e c’è grande affetto nei confronti della sua famiglia, che è molto amata».