"La Chiesa sta facendo di tutto contro gli abusi sessuali e ogni violenza sui minori non solo con le norme a “tolleranza zero” ma anche “con programmi di prevenzione ben studiati e non improvvisati”. Lo ha detto il cardinale Sean Patrick O’Malley, arcivescovo di Boston, presidente della Pontificia Commissione per la tutela dei minori, che si è riunita per la prima volta in Vaticano: “Al Papa la commissione intende presentare raccomandazioni molto concrete”. Alla riunione erano presenti tutti i diciassette membri della Commissione: nove uomini e otto donne. O’ Malley ha annunciato di aver inviato, in seguito alla lettera del papa ai presidenti delle Conferenze episcopali, una sua lettera per sollecitare l’indicazione di “una persona di riferimento che possa stabilire una linea di comunicazione” con il Vaticano sulla prevenzione degli abusi e sui modi con cui riparare a quelli già commessi.

In accordo con la Congregazione per la dottrina della fede la commissione intensificherà il proprio lavoro per aiutare le Conferenze che hanno trovato difficoltà. Il cardinale ha rilevato che non “si può pensare di insabbiare nulla” e ha raccomandato maggior “velocità” nelle “procedure”. Finora 112 Conferenze episcopali hanno preparato linee-guida come aveva chiesto la Santa Sede. Significa il 97 per cento. Mancano quelle di alcune conferenze episcopali dell’Africa, ma si tratta di Paesi dove ci sono conflitti i corso e che sono stati colpiti dalla tragedia dell’ebola. Il cardinale ha anche annunciato una giornata di preghiera per quanti hanno subito abusi sessuali, proprio per sottolineare proprio l’importanza dell’incontro, dell’ascolto ma anche della dimensione spirituale. O’ Malley ha precisato che alcuni Paesi hanno mandato “norme deboli”. In un'intervista al programma inglese della Radio vaticana padre Hans Zollner, gesuita tedesco, psicologo, membro della Commissione, tra i massimi esperti al mondo della questione degli abusi del clero, ha citato Polonia, Croazia e Ungheria tra i Paesi con i quali “il dialogo è solo iniziato”. La Santa Sede già nel 2011 aveva raccomandato a tutte le conferenze episcopali del mondo di adottare linee-guida contro gli abusi sessuali dei preti e dei religiosi sui minori.