Perdonare col cuore chi ti ha fatto del male è solo una grazia data da Dio, perché nell’essere umano ci sarà sempre un minimo di rancore o rabbia. Che ne pensa?
Paolo G.


Il male si può vincere solo contrapponendo il bene. Il perdono è un dono (perdono) che viene da Dio e, a sua volta, viene dato gratuitamente. È forza sanante per l’offeso, prima ancora che per l’offensore, perché l’offeso non sia travolto e distrutto dall’odio. Il perdono non si basa sul merito/ demerito del prossimo, ma su Dio che si è rivelato, in Gesù di Nazaret, come colui che condanna il Male, ma perdona e riconcilia il peccatore e gli offre la possibilità di una vita nuova. L’essere figlio/figlia di Dio, che è amore e misericordia, induce ad agire e a comportarsi come Dio. L’esperienza insegna che il perdono non è dato una volta per sempre. Di frequente ritorna nell’animo il ricordo del male subìto che induce alla tentazione di togliere il perdono a suo tempo sinceramente donato. Non bisogna scoraggiarsi ma, con la grazia di Dio, rinnovare e perseverare nel perdono.