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Ci sono amici o persone care che scompaiono dalla nostra vita. Spero che le nostre anime potranno incontrarsi nell’aldilà. La nostra fede ci consente di credere a ciò?
Giorgio G.
La vita eterna è la vita di totale comunione con Dio e, in Lui e per Lui, con tutti coloro che partecipano alla stessa sorte beata. La città celeste porta il nome di Gerusalemme, che significa città della pace, della condivisione e della fraternità: la dimensione messa in luce, prima e più di ogni altra, dai padri della Chiesa.
È naturale che questa si realizzi anzitutto con i propri parenti, amici e persone care. Nell’eternità, la storia della propria vita non sarà annullata, ma solo purificata dalle ristrettezze e dalle limitazioni che l’hanno condizionata. È normale che l’amore universale mantenga al suo interno le gradazioni dovute ai vincoli del sangue e dell’amicizia.
C’è un principio fondamentale della teologia di sempre che è proprio il caso di applicare anche nella questione da lei posta: «La grazia (e la salvezza finale è la grazia per eccellenza ) non distrugge ma perfeziona la natura». Una certezza che non teme smentite.



