Papa Francesco non si limita a pronunciare l'omelia rituale. Per l'ordinazione dei nuovi 13 sacerdoti, che ordina nella basilica vaticana, com'è di consueto, nella quarta domenica di Pasqua,  aggiunge a braccio alcune raccomandazioni: «Ricordatevi che la dottrina non è vostra, ma è del Signore e voi dovete essere fedeli alla dottrina del Signore». Ma soprattutto insiste nel chiedere, «per l’amore di Gesù Cristo: non stancatevi di essere misericordiosi, abbiate quella capacità di perdono che ha avuto il Signore». Mi fa dolore quando sento la gente che non va più a confessarsi «perché è stata bastonata, ha sentito la porta della Chiesa che gli si chiudeva nella faccia. Per favore non fate questo. Abbiate misericordia, tanta. E se vi viene lo scrupolo di essere troppo perdonatori, pensate a quel santo padre che andava davanti al tabernacolo e diceva al Signore: "perdonami se ho perdonato troppo, ma sei tu che mi hai dato il cattivo esempio"».
Il buon pastore «entra per la porta e la porta sono le piaghe del Signore, se non entrate nel vostro ministero per le piaghe del Signore non sarete buoni pastori».
E, infine, papa Francesco ricorda ai 13 (5 italiani, un tedesco, un venezuelano, un cileno, un equadoregno, un brasiliano, un coreano, un pachistano e un vietnamita) quanto diceva sant'Agostinodei pastori che «cercavano di piacere a se stessi e che usavano le pecorelle del Signore come pasto, e per vestirsi, per indossare la maestà di un ministero che non si sapeva se fosse di Dio».