Il Polittico della Misericordia è commissionato a Piero della Francesca dalla locale confraternita della Misericordia nel 1445, per essere terminato molti anni più tardi.
L’opera è composta da 23 scomparti disposti su due registri, più una predella. Nel primo, i pannelli laterali mostrano due santi per parte, mentre il pannello centrale è dedicato alla Madonna della Misericordia. Grandiosa, Maria apre il proprio mantello, per accogliere il gruppo dei fedeli della confraternita, gerarchicamente più piccoli e ordinatamente disposti a semicerchio attorno a lei, lasciando un posto ideale al centro per il fedele. Maria è colei che offre riparo e protezione a chi la venera. È simbolo stesso della Chiesa che protegge e si prende cura dei suoi figli.
Nel registro superiore, al centro, il pittore raffigura con particolare forza espressiva la crocifissione: ai lati della croce, Maria, donna e madre, vestita di nero, grida il proprio dolore, mentre san Giovanni apostolo spalanca le braccia in un gesto di profondo sconforto. Infine, nei pilastrini laterali sono raffigurati altri santi e lo stemma della confraternita. A fianco della crocifissione, è dipinta una bellissima annunciazione.
1 - Madonna della misericordia
In piedi, al centro del dipinto, la Vergine, ieratica e maestosa, su un luminoso fondo dorato, indossa una tunica rossa stretta in vita da una cintura annodata a forma di croce. Sulle spalle porta un ampio mantello azzurro, che tiene aperto, senza apparente fatica, per accogliere i fedeli. Nella tradizione medioevale, le nobildonne, attraverso questo gesto simbolico, concedevano la loro protezione agli indigenti e ai bisognosi d’aiuto. Il suo sguardo e la sua gestualità sono solenni, anche se velati da una profonda malinconia, come a prevedere il destino doloroso del Figlio. Il suo volto, perfettamente ovale, è incorniciato, come una regina, da uno splendido diadema dorato.
2 - San Sebastiano e San Giovanni Battista - San Giovanni Evangelista e San Bernardino da Siena
Accanto alla Madonna, nel pannello di sinistra, il pittore raffigura san Sebastiano martire e san Giovanni Battista, riconoscibile dagli attributi tradizionali come il bastone, la tunica di peli di cammello e il manto rosso. Sul lato opposto, sono rappresentati san Giovanni evangelista con in mano il libro dei Vangeli e san Bernardino da Siena.
3 – Predella
Il polittico si appoggia su una predella, scomposta in cinque riquadri raffiguranti Storie della passione di Cristo, narrate in ordine cronologico, da sinistra verso destra. Da sinistra vediamo: Orazione nell’orto del Getsemani, Flagellazione, Deposizione di Cristo nel sepolcro, Noli me tangere, Marie al sepolcro.
4 - Fondo dorato
Il fondo dorato si presenta come irruzione del divino nel qui e ora della contingenza della storia dell’uomo. È il simbolo della presenza di Dio che trasfigura ogni realtà umana, collocandola alla luce del suo destino, della sua meta finale: Dio stesso. Se Dio si manifesta come luce, i fedeli possono così partecipare alla sua gloria.