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Mentre in Svizzera si discute, in Siria si spara. La guerra civile continua nonostante a Montreux sia cominciata una nuova sessione di negoziati tra le parti in conflittoa. Martedì 22 gennaio un razzo ha colpito la sede della Caritas ad Aleppo. Gli operatori sul posto hanno assicurato che fortunatamente non ci sono stati feriti ma solo danni materiali.
Il Centro finito nel mirino è un punto di riferimento per le famiglie siriane povere in cerca di cibo, assistenza e generi di prima necessità. L’attacco è avvenuto intorno alle 16, mentre il parroco e membro della Caritas di Aleppo, padre Toni Ghazi, stava raggiungendo la sede insieme ad alcuni bambini. Il proiettile è caduto poco davanti a lui e si è diretto verso l'arcivescovado caldeo devastando uno degli uffici Caritas: ha proseguito la sua corsa verso la sala d'attesa. Padre Toni e i bambini presenti si sono gettati a terra, ma per fortuna non c'è stata esplosione. Il responsabile dell'ufficio colpito, Mony Tayyar, e i suoi collaboratori non erano ancora arrivati in sede e per questo si sono salvati.
Il Centro finito nel mirino è un punto di riferimento per le famiglie siriane povere in cerca di cibo, assistenza e generi di prima necessità. L’attacco è avvenuto intorno alle 16, mentre il parroco e membro della Caritas di Aleppo, padre Toni Ghazi, stava raggiungendo la sede insieme ad alcuni bambini. Il proiettile è caduto poco davanti a lui e si è diretto verso l'arcivescovado caldeo devastando uno degli uffici Caritas: ha proseguito la sua corsa verso la sala d'attesa. Padre Toni e i bambini presenti si sono gettati a terra, ma per fortuna non c'è stata esplosione. Il responsabile dell'ufficio colpito, Mony Tayyar, e i suoi collaboratori non erano ancora arrivati in sede e per questo si sono salvati.



