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Si avvicina il 2015, anno in cui la Chiesa piemontese sarà sotto gli occhi del mondo. Si celebra infatti il bicentenario della nascita di san Giovanni Bosco: il giubileo salesiano è stato aperto ufficialmente lo scorso 16 agosto, ma l'apice dei festeggiamenti sarà nei prossimi mesi. Non solo: in concomitanza con questo evento è stata indetta un'ostensione straordinaria della Sindone, che si svolgerà dal 19 aprile al 24 giugno prossimi. Papa Francesco ha assicurato la sua presenza, anche se i dettagli della visita non sono stati ancora definiti. Intanto Torino e il Piemonte si preparano per dare accoglienza a un gran numero di persone, in arrivo da ogni angolo del pianeta. E' una macchina organizzativa articolata e complessa quella che si sta mettendo in moto. Si mobilitano autorità e istituzioni, ma anche tanta gente comune.
Le “giacchette viola”, ad esempio: è così che vengono affettuosamente chiamati, per via della loro divisa, i volontari della Sindone, uomini e donne che prestano servizio in Duomo e negli spazi circostanti durante le ostensioni, aiutando a gestire il flusso ininterrotto dei pellegrini. Oggi, a più di otto mesi dall'inizio dell'evento, sono già 1.300 i volontari che hanno dato la loro disponibilità. «Una risposta finora più che positiva, sia per il numero delle adesioni, sia per l'entusiasmo nell'accettare l'invito – ha commentato Elide Tisi, vicesindaco di Torino e Presidente del Comitato organizzatore Ostensione 2015 – Molto però resta ancora da fare». Nella scorsa ostensione (era il 2010) furono circa 4.000 le persone coinvolte a vario titolo in attività di accoglienza e “servizio d'ordine”, ma anche nell'assistenza ai disabili. Quella delle giacchette viola è una presenza discreta e silenziosa, capace però anche di entrare in dialogo con i pellegrini, rispondendo alle domande più semplici, o magari anche solo regalando uno sguardo, un sorriso.
La storia di questi volontari inizia nel 1978, anno in cui il Lino fu esposto per la prima volta dopo la guerra e senza i Savoia (fino al '46 infatti il Telo era di proprietà della casa regnante). Si voleva porre l'accento sull'ostensione come “fatto di Chiesa” e per questo motivo all'opera dei volontari venne dato un significato molto preciso, poi rimasto costante nel tempo: rappresentare l'accoglienza della Chiesa locale verso i pellegrini. Ecco perché, ancora oggi, il reclutamento avviene soprattutto attraverso le parrocchie. Ma ci sono anche realtà diverse che rispondono alla chiamata: ad esempio alcune associazioni di ex alpini o ex carabinieri. L'età media sta tra i 60 e gli 80 anni. Per il 2015, però, vista anche la ricorrenza speciale legata al carisma salesiano, si sta cercando di coinvolgere maggiormente i giovani. Per saperne di più sulle iscrizioni è possibile consultare il sito www.sindone.org



