Che differenza c’è tra fede e religione? Basta osservare certe regole per essere religiosi? Ci può essere religiosità senza fede?

Sandro T.


La fede, in senso cristiano, è l’adesione dell’intelligenza, della volontà e dell’affettività, insomma di tutta la persona, al Cristo morto e risorto. Essa si esprime nella moralità che il Vangelo ci consegna e nella ritualità che celebra il mistero rendendolo nostro contemporaneo. La fede non è la religione, ma in essa trova espressione e vita. Essa sta alla religione come l’anima sta al corpo. Pur non riducendosi a essa, ne è strutturalmente legata. Una religiosità senza fede, ossia una vita etica e una ritualità celebrata, sarebbe come un corpo senza anima, un formalismo senza sostanza. Ma anche una fede senza religione risulterebbe disincarnata o rinchiusa nella sfera meramente privata e intimistica e quindi sterile e insignificante. Bisogna anche tener conto che non possiamo giudicare della fede delle persone, anche religiose, che incrociamo nel nostro cammino, perché, come recita il canone della Messa, solo il Signore conosce la fede (il testo è riferito ai defunti «dei quali tu solo conosci la fede»). Interroghiamoci, piuttosto, sulla nostra fede e sulla sua capacità di animare la nostra religiosità e la nostra vita morale.