Avete mai sentito canticchiare L’italiano di Toto Cutugno da un adolescente dei nostri tempi?  Potere del remix, di cui fanno tanto uso i rapper e che lo scorso anno ha portato Sfera Ebbasta e Rvssian a campionare la canzone più celebre Di Toto Cutugno, scomparso oggi all’età di 80 anni, nel loro singolo L'italiano. Toto Cutugno, malato da tempo, si è spento all’ospedale milanese San Raffaelle dove era ricoverato.  

Vanta ben quindici partecipazioni al festival di Sanremo, che vinse nel 1980 con Solo noi. Ma è L’italiano, che nel 1983 a Sanremo arrivò solo quinto, la canzone che tutti associano alla sua voce un po’ roca e alla sua chitarra. L'italiano scalò le classifiche europee e venne poi inciso e tradotto da vari artisti in diverse lingue, vendendo milioni di dischi. Possiamo considerarlo quasi un inno nazionale alternativo a quello di Mameli. Quando nel 2021 i Maneskin vinsero l'Eurovision Song Contest, ci si ricordò che prima del gruppo rock romano a vincerlo erano stati solo Gigliola Cinquetti nel 1964 e proprio Toto Cutugno nel 1990 con Insieme: 1992.
Cresciuto a La Spezia, in una famiglia di origine siciliana, padre sottoufficiale di marina, si interessò alla musica sin da piccolo sull’esempio del padre suonatore di tromba: entrò a 9 anni nella banda musicale spezzina, e si cimentò con diversi strumenti. Poi passò da un piccolo gruppo musicale all’altro, fino a quando non costituì gli Albatros, che si classificarono terzi a Sanremo nel 1976 con il brano Volo AZ504.

In quello stesso anno cominciò la sua carriera da solista.Oltre a essere un cantautore,Toto Cutugno ha scritto canzoni per molti cantanti, italiani e stranieri: lungo il suo sodalizio con Adriano Celentano (sue le parole di Il tempo se ne va e Soli) ed  è stato anche conduttore di programmi televisive e autore di sigle di successo.