Il teatro come luogo e mezzo per approcciarsi al tema della longevità. Lo scambio culturale al centro di un processo per guardare la vecchiaia con occhi diversi, risaltandone gli aspetti positivi. Poesia e arte come strumenti utili per migliorare la vita degli anziani, attraverso lo sviluppo della creatività, delle emozioni e del benessere fisico e mentale. Si può riassumere in parte così l’incontro andato in scena martedì sera al Teatro Franco Parenti di Milano. Nell’occasione la direttrice del teatro Andrée Ruth Shammah e i vertici di Fondazione Ravasi Garzanti - realtà appunto impegnata nello sviluppo del benessere delle persone anziane - hanno illustrato il programma del progetto condiviso La Grande Età. La rassegna, arrivata alla terza stagione e quest’anno ribattezzata “Che non si spenga il piacere di essere vivi”, promuove una serie di spettacoli, incontri e dibattiti che mettono al centro il dialogo intergenerazionale e la vitalità senza tempo.

La serata si è aperta con l’intervento di Ambra Angiolini, attrice e conduttrice televisiva, che ha presentato un proprio sotto-progetto da inserire nel più ampio contesto dell’iniziativa e ribattezzato Resta al mondo. «In questo periodo storico restare al mondo è un qualcosa di non scontato. Serve far capire ai giovani quanto conta la vita. Il progetto mira ad un confronto che possa lasciare tracce d’amore e di esistenza anche tra gli anziani. Tante persone tra i 70 e 90 anni hanno ancora progetti e voglia di restare al mondo. Il teatro può dare una visione nuova a molte cose, tra cui proprio la vecchiaia», ha spiegato Angiolini. A cui ha fatto eco Shammah: «Spesso si pensa alla vecchiaia solo come anticamera della morte. Fondazione Ravasi invece fa un lavoro per andare in direzione contraria e per cambiare questa visione. La presenza di Ambra è fondamentale. Sceglieremo attori, scienziati e filosofi non per forza famosi ma che possano aiutarci a sviluppare il tema». Questa rassegna è strettamente legata allo spettacolo Lezione d’amore. Sinfonia di un incontro, scritto da Shammah e con protagonista la sempreverde attrice Milena Vukotic. «Lo spettacolo racconta la storia di un'anziana musicista che incontra un giovane svogliato e considerato fragile. Si parla di due vite alla ricerca di un cambiamento» prosegue la direttrice del Parenti. «La sensibilizzazione della Grande Età tra i giovani è fondamentale. Anche perché poi spesso i veri fragili, soprattutto dal post pandemia, sono proprio i ragazzi». Lo spettacolo con Vukotic andrà in scena al Parenti dal 23 aprile, giorno con un valore simbolico visto che la celebre attrice compirà 90 anni. In quella serata inoltre ci sarà un dialogo intimo e appassionato proprio tra Vukotic e Angiolini. 

A proposito di 90enni ancora piene di vita e di determinazione durante la serata di martedì il pubblico presente al Parenti ha potuto assistere ad una “lettura” dell’intramontabile Giulia Lazzarini. La celebre attrice classe 1934 e la poetessa francese Vivian Lamarque hanno recitato alcune poesie della scrittrice transalpina. I brani letti sono stati scelti tra le raccolte Madre d'inverno e L'amore da vecchia. Lamarque ha poi spiegato il suo modo di intendere il rapporto di una donna con la vecchiaia: «Rispetto agli uomini per noi donne l'approccio con la Grande Età è più difficile. L'autoironia e la leggerezza sono gli strumenti giusti per sostenere al meglio questo confronto».



GLI ALTRI APPUNTAMENTI AL FRANCO PARENTI

Tornando al rapporto tra anziani e giovani, il tema verrà trattato anche in un’altra delle recite previste nel calendario 2025 del Parenti: Le gratitudini (dal 13 al 18 maggio) con regia di Paolo Triestino racconta la storia di un’anziana correttrice di bozze che perde le parole e per questo motivo verrà accudita dalla figlioccia e da un giovane ortofonista. «In generale questo progetto con il Teatro Parenti punta principalmente sulla sensibilizzazione al tema della Grande Età» sottolinea Mario Cera, presidente di Fondazione Ravasi e di Fondazione Banca del Monte. «Tuttavia soprattutto come Banca del Monte vogliamo spingere sul rapporto tra giovani, anziani e teatro. A Bereguardo e in altri piccoli comuni lombardi stiamo preparando tante iniziative per permettere ai ragazzi di avvicinarsi alla cultura. Vogliamo provare a combattere la solitudine con la gratitudine, proveniente da un bel gesto nei confronti di qualcuno».

Tra gli altri appuntamenti del 2025 al Teatro Parenti andranno in scena anche due pezzi con il grande Vittorio Franceschi: il 17 gennaio ecco Monologo in briciole tratto da alcuni testi di Cesare Zavattini, mentre dal 25 febbraio al 2 marzo sarà la volta di Farà giorno. Quest'ultima è una commedia in due atti sul rapporto tra un vecchio partigiano e un giovane fascista. Da segnalare anche la tavola rotonda La vecchiaia nel tempo presente della città, organizzata sempre da Fondazione Ravasi sempre per il 17 gennaio alle 10.30.