Teatro e condizione umanaIntervista a Francesca Astrei, che ha scritto e interpretato il monologo "Io sono verticale", dove, usando la metafora di un Lazzaro che non vuole essere resuscitato, prova a rappresentare la condizione alienata e spesso agli altri incomprensibile di chi soffre di depressione. Con un riferimento, a partire dal titolo, all'esperienza della poetessa Silvia Plath