Era il personaggio simbolo del Giornalino, una sorta di alter ego di Topolino: Pinky, il coniglio rosa fotoreporter ha accompagnato i lettore dello storico settimanale paolino per oltre quarant’anni, dal 1973 al 2014 (per un totale di oltre mille storie). Il suo creatore era Massimo Mattioli, geniale fumettista dalla vena creativa inesauribile. Una breve malattia lo ha stroncato a 75 anni,  lasciando tutti i suoi estimatori un po’ orfani. L’aria scanzonata dell’eterno ragazzaccio impertinente, viveva a Roma e da lì inviava ogni settimana le sue coloratissime tavole, solo in rare occasioni si faceva vedere nella redazione milanese del Giornalino, ma era uno di famiglia, un tutt’uno con il suo Pinky.

Quante copertine con le lunghe orecchie del coniglio e gli occhi strabuzzati. Il fotoreporter viaggiava per l’universo con il fido amico Giorgione, un orso rubicondo e sovrappeso (ogni eroe ha bisogno di una spalla)   imbattendosi nelle creature più bizzarre e strampalate.  È innamorato follemente di Petulia, una coniglietta rosa, segretaria presso il suo giornale, La notizia ì. Il suo capo si chiama Perry Pachiderma il suo peggior nemico è Joe Cornacchia, un giornalista senza scrupoli che lavora per il giornale concorrente (il Giornalaccio) e che tenta continuamente di rubargli gli scoop. Se pinky era un personaggio per bambini (ma le sue tavole erano moklto apprezzate anche dagli adulti), Mattioli è stato anche il geniale autore di personaggi meno politicamente corretti e parecchio dissacratori  come Joe Galaxy e Squeak the mouse realizzati per la rivista Cannibale e successivamente Frigidaire. Parallelamente all’attività di autore di fumetti e di illustratore, scrisse racconti e sceneggiature per il cinema e la televisione. Tra i riconoscimenti ricevuti in carriera ricordiamo il premio francese Phénix nel 1971, lo Yellow Kid a Lucca Comics 1975, il Romics d’Oro nel 2009 e i Premi Micheluzzi del Napoli Comicon per Pinky nel 2010 e 2012.