PHOTO


Kenneth Branagh dopo Assassinio sull’Orient express torna a misurarsi sia come regista sia come interprete di Hercule Poirot in un altro giallo di Agatha Christie, Assassinio sul Nilo. Un’altra ambientazione esotica e lo stesso meccanismo narrativo, tipico dei romanzi della Christie, ovvero una ristretta cerchia di sospettati e un luogo chiuso, in questo caso un’imbarcazione da crociera, dove si ritrovano tutti gli indiziati per lo svelamento finale. Anche se qui gli omicidi alla fine saranno tre, tutti collegati al primo, quello della ricca Linnet (Gal Gadot, nota per il ruolo di Wonder Woman) che ha invitato per la crociera in Egitto i suoi migliori amici in occasione della luna di miele dopo il matrimonio con l’affascinante Simon (Armie Hammer). Tra di loro, un’intrusa, Jacqueline, l’ex fidanzata di e migliore amica della sposa, che non ha digerito l’abbandono, e vuole a tutti i costi riconquistare l’amore della sua vita anche con le minacce. Branagh si prende molte licenze rispetto al romanzo originario, sia in funzione della spettacolarizzazione sia per conferire al detective una dimensione più umana. Scapolo impenitente e super razionale, nasconde un lato sentimentale nascosto, il ricordo del suo umico grande amore di gioventù morta a causa di un colpo di mortaio durante la prima guerra mondiale, mentre stava per raggiungerlo all’ospedale militare in cui era ricoverato per una ferita che gli aveva deturpato il viso costringendolo da quel momento in poi a nascondere le cicatrici sotto folti e lunghi baffi. Impeccabili i costumi, la recitazione (nel cast anche Annette Benning), le riprese dei paesaggi e delle rovine dell’Antico Egitto, una vera delizia per gli occhi, con un congegno narrativo che intriga, regalandoci anche qualche momento divertente. Da domani 120 febbraio al cinema





