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Roberto Vecchioni, Lella Costa, Jovanotti, Edoardo Albinati, Donato Carrisi, Erri De Luca, Marco Malvaldi e Dacia Maraini: tutti a dire che è bello leggere. Sono decine i testimonial, dagli scrittori, agli attori, dai cantanti agli youtuber, della manifestazione #ioleggoperché organizzata dall’ Associazione italiana editori, che fino al 30 ottobre vede coinvolte 1.417 librerie in tutta Italia, tra cui quelle Paoline e San Paolo. Rappresentano tutte le regioni italiane, con una partecipazione particolarmente significativa di Lombardia (17% del numero totale). L’obiettivo primario è quello di invitare i cittadini a donare un libro alle biblioteche scolastiche. E per ogni libro donato le case editrici raddoppiano, con un altro libro. Ad aiutare i librai a raccogliere i libri acquistati 1.500 “messaggeri” , semplici cittadini in prima linea nella promozione alla lettura. L’evento prevede anche l’apertura al pubblico con visite guidate delle biblioteche. In seguito verranno fatti anche degli incontri con l’autore nelle scuole.


Tra i testimonial anche alcuni scrittori per ragazzi, come Pierdomenico Baccalario, Paola Zannoner e Luigi Ballerini, psichiatra e autore fecondo, vincitore tra l’altro dell’ultima edizione del premio Bancarellino, che ci ha lasciato la sua testimonianza: « Ho accettato con piacere di essere testimonial dell'iniziativa perché credo fermamente nell'importanza delle biblioteche scolastiche. I libri devono essere un bene facilmente raggiungibile, a portata di mano. I libri devono poter essere visti e afferrati e aperti. I libri permettono incontri nuovi, con le vicende che vi sono narrate, con i personaggi che si agitano tra le pagine, con il luoghi dove si svolgono le storie. Con i libri posso tornare dove sono già stato e andare dove forse non andrò mai, con i libri posso conoscere i cattivi e imparare a difendermi da loro e conoscere gli amici e apprezzarli sempre più, con i libri posso fare pagina dopo pagina nuovi incontri. E dove c'è un incontro, là c'è vita».


Tra le librerie anche Paoline di Milano che si è gemellata con nove scuole, dalle primarie a un liceo. «Noi abbiamo aderito sin dalla prima manifestazione» ci racconta la direttrice, suor Giusy Carrara, «perché crediamo che un libro possa cambiare la vita di un ragazzo. Il giorno dell’inaugurazione dell’evento un gruppo di studenti sono diventati “messaggeri”, e dopo aver indossato la maglietta di
#ioleggoperché hanno fermato i passanti e li hanno invitati a entrare e a donare un libro a una scuola. Alcune scuole ci hanno fornito una lista di libri che desiderano ricevere, altre hanno lasciato liberi i donatori. Tra i libri scelti due titoli di Calvino, Le città invisibili e Lezioni americane. Noi come libreria abbiamo dedicato alla manifestazione la vetrina, incentrata in particolare su un libro per ragazzi edito da Paoline, Un ribelle a Scampia, che parla proprio del potere salvifico dei libri e della lettura».



