Al festival deSidera, diretto da Gabriele Allevi e Luca Doninelli, che si svolge fino al 18 settembre nei luoghi più suggestivi di Bergamo e provincia, dopo altri grandi nomi del teatro italiano, tra cui Franco Branciaroli, Pamela Villoresi, Marco Baliani, il 3 settembre è la volta di Sandro Lombardi che, in prima assoluta, con Sapere e non sapere. Giovanni risponde a Giuda di Doninelli, riprende idealmente, in una sorta di risposta, il toccante monologo Gli ultimi giorni di Giuda scritto lo scorso anno dallo stesso autore per Massimo Popolizio.

Senza voler svelare fino in fondo le sorprese contenute nel testo, Lombardi anticipa: “pur essendo un monologo, io e l’autore lo realizzeremo secondo una formula che abbiamo già utilizzato con lo spettacolo Il mio Pasolini, in cui dialogavamo in una alternanza tra lettura e recitazione. Sapere e non sapere è molto bello, si ispira a una tecnica iniziata da Thomas Eliot e utilizzato da Eugenio Montale: fare poesia, prosa, arte, parlando di sé e del proprio tempo attraverso il correlativo oggettivo, cioè parlare di sé attraverso qualcosa che già esiste e che è facilmente riconoscibile, come i Vangeli di cui il poeta e critico Giovanni Raboni, pur essendo laico, diceva che nulla in letteratura era più bello. Infatti molti poeti li hanno scelti come possibilità di narrazione, utilizzandoli come correlativo oggettivo di altre storie: Pasolini con il suo film Il Vangelo secondo San Matteo, Giovanni Testori con la trasformazione in poesia della Lettera ai Corinzi, autori che io apprezzo e che ho portato in scena. Con il mio nuovo spettacolo quindi mi sono trovato in un ambiente e in un modo di scrivere in cui mi sento a casa, una letteratura che non si pone il problema di interpretare i Vangeli, ma li prende come spunto per essere ri-raccontati, così come altri scrittori anche non religiosi hanno fatto; si pensi al bellissimo Il regno scritto da Emmanuel Carrère, scrittore francese che compone il suo capolavoro ripercorrendo i Vangeli come un racconto dei nostri giorni.

In Sapere e non sapere di Doninelli, Giovanni e Giuda appaiono in modo diverso dal nostro immaginario, il Giovanni di questo monologo dichiara di essere stato invidioso di Giuda considerando lui l’apostolo più amato da Gesù. Il punto bello del racconto è quello in cui secondo Giovanni il vero tradimento è non essere riuscito a comprendere a fondo l’amore di cui in realtà era oggetto, come può accadere in altri contesti a molte persone comuni.”

Così Sandro Lombardi ricorda anche Giovanni Testori, che ha conosciuto e frequentato e di cui ha allestito numerose opere negli anni della sua maturità artistica, e rimpiange il tempo in cui il teatro era appannaggio di autori notevoli, mentre conclude con amarezza: “oggi il teatro italiano sta morendo, così come l’editoria, la stampa e la cultura in generale, poiché non accolgono testi in base al loro valore, ma solo per gli interessi di mercato.” 
DOVE & QUANDO
SAPERE E NON SAPERE. GIOVANNI RISPONDE A GIUDA di Luca Doninelli.
Con Sandro Lombardi. Inserito nelle manifestazioni del Comune di Bergamo per la celebrazione del Santo Patrono Sant’Alessandro.

Il 3 settembre 2015 a Sant’Alessandro in Colonna, Bergamo. Info: info@teatrodesidera.it, tel. 3471795045, www.teatrodesidera.it