Dopo che l’Italia era rimasta a bocca asciutta all’ultimo Festival di Cannes, ecco che alla prossima edizione della Mostra del cinema di Venezia mette a segno tre film in concorso, su un totale di venti pellicole, otto delle quali americane.  Non ci sono nomi molto conosciuti tra i tre prescelti. Il più noto è  il regista Giuseppe Piccioni (tra i suoi film precedenti Fuori dal mondo e Il rosso e il blu), con Certi giorni, viaggio di quattro ragazze verso Belgrado, dove una di loro si trasferisce. Nessuna star neanche nel cast, come praticamente esordienti sono anche i protagonisti di Piuma, il film  dell’anglo-italiano Roan Johnson, che racconta la vicenda di due diciottenni che aspettano un bambino, coinvolgono in questa avventura anche i rispettivi genitori, mentre devono preparare l’esame di maturità e poi partono per un viaggio in Spagna e Marocco. Infine il documentario Spira mirabilis (che è costato solo 120.000 euro), di Massimo d’Anolfi e Martina Parenti, che affronta il tema dell’immortalità. Il titolo si riferisce alla “spirale meravigliosa”, definita così dal matematico Jackob Bernoulli, una spirale logaritmica il cui raggio cresce ruotando e la cui curva si “avvolge” intorno al polo senza però raggiungerlo mai. Fuori concorso ci saranno i primi due episodi della serie tv di Paolo Sorrentino The young pope, con Jude Law nei panni del pontefice, Tommaso di Kim Rossi Stuart, Gabriele Muccino con L’estate addosso,  e Assalto al cielo, film d’archivio sul ’68 di Francesco Munzi.