Abbiamo tre figli di 20, 17 e 12 anni. Economicamente stiamo abbastanza bene, ma cerchiamo di vivere in sobrietà. Il figlio di 17 anni, che ha molto in mente la ricchezza, ci chiede di investire 1000 € dei suoi risparmi in trading online, convinto da quello che vede sui social. Noi cerchiamo di farlo desistere, perché non è un mondo facile come te lo fanno apparire. Che fare? Impedirglielo, evitandogli un probabile fallimento, o assecondarlo, sperando che la perdita gli serva di esperienza?

Paolo

 

 

Caro Paolo, partiamo da un dato oggettivo: in Italia un minore non può per legge investire nel trading online. Il broker (l’intermediario obbligatorio, autorizzato ad acquistare e vendere prodotti finanziari) non può avere clienti minorenni. Questo taglia la testa al toro. Ma rinvia il problema di un anno. Potrebbe essere utile prendere sul serio la richiesta del figlio di mezzo, proponendogli di utilizzare questo tempo per prepararsi a entrare nel mondo degli investimenti con più consapevolezza.

Se la ricchezza fosse così alla portata di mano, non sarebbe lecito pensare che tutti sarebbero molto benestanti? Se non è così, è perché il mondo della finanza ha le sue regole e le sue complessità. Meglio che il ragazzo si confronti con qualcuno che si occupa professionalmente di queste cose o, almeno, legga qualche libro sull’argomento, anziché affidarsi alle sirene della “riccanza” su Instagram.

Se proprio non recedesse dalle sue intenzioni, potresti accompagnarlo in una prima ricognizione, proponendogli di investire una piccola cifra (50 o 100 euro) dei suoi risparmi, a nome tuo ovviamente, e vedere che cosa succede. Se davvero avviene l’effetto moltiplicatore o, come è più probabile, se l’impegno di seguire l’andamento dei mercati richiede troppa costanza e competenza per dare qualche risultato.