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Vorrei condividere un’esperienza bella che abbiamo fatto a casa di una zia di mia moglie a cui abbiamo portato la nostra Alice che ha 30 mesi. Vedendo che per farla stare brava le avevamo dato il mio telefono con uno dei suoi video preferiti, lei l’ha presa in braccio e le ha mostrato diversi giochi con le mani cantando, oppure nascondeva il viso dietro un cuscino per poi rispuntare dicendo frasi buffe.
Mi ha colpito che Alice ridesse di gusto con questa signora estranea che avrei voluto portare a casa con noi per imparare qualche trucchetto che ci eviti di proporle troppo spesso il cellulare… La nostra bambina ha solamente una nonna che vive lontana e non abbiamo nipoti: forse per questo non siamo molto esperti sui vari intrattenimenti…
VINCENZO
Risposta di Renata Maderna
– Caro Vincenzo, credo ti riferisca al classico “bu bu settete” che funziona sempre anche con i bimbi più piccoli della tua. Si nasconde la faccia e si ricompare ripetendo la frase, anche se questo passo non è importante visto che il gioco viene fatto da sempre in tanti Paesi del mondo e lingue diverse, come l’inglese Peekaboo.
Comunque, come sapeva bene la brava zia, ci sono mille giochi che conquistano facilmente i piccoli con lo stupore e la meraviglia più naturali del mondo. Proprio di recente ho scoperto una variazione che prevede di preparare cartoncini bucati in corrispondenza del viso, dei soli occhi o della bocca e usarli per sorprendere il bambino con espressioni diverse, a cui si può giocare anche davanti a uno specchio per farlo divertire con le sue imitazioni.
Potrai trovare tante idee in un ricco manuale intitolato Le 10 attività da fare assieme nei primi tre anni (Erickson), realizzato da alcuni psicologi dello sviluppo esperti della palestra quotidiana in cui i bambini imparano a scoprire sé stessi e a relazionarsi con gli altri.



