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In questo Natale, vorrei che i miei figli andassero al di là della solita letterina con la richiesta di regali. Ci saranno naturalmente i doni sotto l’albero, ma vorrei che vivessero anche un’esperienza concreta di gratuità e attenzione agli altri. All’oratorio fanno fare loro una raccolta fondi per i bambini di una missione in Africa, ma il tutto si traduce nel chiedere a noi adulti una moneta da infilare nel salvadanaio. Mi sembra che il concetto di gratuità e solidarietà, che un tempo respiravamo nelle nostre case e famiglie con tantissimi gesti quotidiani di attenzione agli altri, fossero essi vicini di casa, o parenti anziani, o anche solo i bambini del vicino di pianerottolo da accudire, oggi non esista più.
STELLA
Cara Stella, hai proprio ragione: i nostri figli della gratuità e della solidarietà sanno poco o niente. Anche quelli che hanno una famiglia che crede in certi valori e li vuole sostenere. Molte volte aderiamo ad attività che ci portano a tirare fuori dalle tasche una o due monete: ma lo facciamo senza alcuna partecipazione reale, senza occuparci e pre-occuparci veramente della persona a cui stiamo donando qualcosa. Del resto, siamo circondati da persone che hanno come valore il successo e il denaro e i nostri stessi politici, spesso, usano un linguaggio e si rendono testimoni di azioni e discorsi in cui la solidarietà non esiste, sottolineando solo il tema della tutela dei diritti acquisiti e mai quello della cooperazione vera e della condivisione con chi soffre e ha bisogni speciali. E poiché nessuno insegna più ai nostri ragazzi a fare niente per niente, “Quanto mi dai?” diventa una frase che spesso i nostri stessi figli, fin da bambini, rispondono a noi genitori o ai nonni, quando gli chiediamo un favore. Giustamente, come scrivi tu, almeno nel periodo di Natale è tempo di imparare ad alzare lo sguardo. Identificate una persona del vostro quartiere che versa in condizioni difficili, perché malata o perché povera e ogni giorno, da qui a Natale, fate insieme una bella cosa per lei. Una visita pomeridiana, un dolce per la merenda, una poesia imparata da recitare a memoria, una telefonata serale per augurare la buonanotte. Fate sperimentare la bellezza della gratuità ai bambini e scoprirete che proveranno una gioia enorme di fronte alla bellezza di essere stati generosi e disponibili. Guardate insieme A Christmas Carol e discutete intorno alla figura di Mr Scrooge, un uomo ricco e avaro che non dà mai niente, ma che vive profondamente solo e infelice. Poi, chiedi ai tuoi figli di donare un loro gioco o libro a un centro di solidarietà che li raccoglie per donarli a bambini bisognosi.



