Non dovevo, lo so, eppure l’ho fatto; ho parlato male alla mia bambina di sette anni del mio ex, suo padre: che passa gli alimenti, è vero, ma rimane un egoista insensibile.

Poi ho scoperto che anche lui ha parlato male di me alla mia bambina.

Un venerdì sera, quando toccava a lui venire a prendere la bambina, la piccola stava chiusa in camera. Poi alle nostre suppliche è uscita: seria, seria, ha preso una mano mia e l’ha messa nella mano del papà. In silenzio. Poi ha preso il suo zainetto ed è uscita con papà. Ma non è un genio, la mia bambina?


No, assolutamente no, cara Elena, questa piccola di sette anni non è un genio, è solo una bambina che soffre, soffre così tanto che vorrebbe due genitori che non si denigrano a vicenda. Non è compito suo tenervi uniti, men che meno insegnarvi un minimo di decenza come genitori; ha semplicemente manifestato il suo bisogno di avervi tutti e due in pace, almeno per qualche minuto.

E scusa se sono stata troppo dura, cara Elena. Posso immaginare quanto sia dolorosa la tua situazione. Forse è il caso che tu cerchi un aiuto tecnico (cerca un Consultorio nella tua zona) che ti aiuti a elaborare i fallimenti.

Per i figli, papà e mamma, anche se separati, sono e saranno sempre papà e mamma: non solo coloro che li hanno generati, ma anche coloro che continuano ad amarli come possono. Che la mamma parli bene del papà – e viceversa – presso il fi glio minore è ovviamente molto diffi cile, qualche volta eroico: ma è ciò che fa crescere il fi glio, perché non lo deruba del diritto di avere due genitori che gli vogliono bene, a loro modo e come possono. E da adulto ve ne sarà grato!