Quando arrivano le vacanze gli orari della routine quotidiana sono più flessibili. Il problema, però, è che la sera nostro figlio Luca, 16 anni, non trova mai l’ora per andare a letto.

Anche noi stiamo svegli fino a tardi, non dovendo andare a lavorare, fin verso l’una. Ma lui va a dormire non prima delle 3 o 4 di mattina. Quando poi riprende la scuola, fa fatica a prendere sonno la sera e ci vogliono settimane perché riprenda i ritmi normali.

ALICE

 

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– Cara Alice, le turbe del sonno sono frequenti, all’età del tuo ragazzo e a volte anche prima, già nella preadolescenza. La rivoluzione ormonale della pubertà incide su questo spostamento in avanti dell’orario di addormentamento, come pure la ritardata secrezione della melatonina, propria di questa età.

Ci sono, però, cause ambientali che danneggiano il sonno: l’uso degli smartphone fino a tarda notte, l’assunzione di caffè o altri stimolanti, l’eccitazione prodotta dai videogiochi o dalla musica sparata nelle orecchie ad alto volume. Che fare? Senza pretendere che un ragazzo di 16 anni vada a letto alle 22, occorre però accordarsi su una corretta igiene del sonno, soprattutto quando un adolescente inizia a manifestare insonnia e difficoltà di addormentamento.

Con delle regolarità che, se anche vengono abbandonate durante le vacanze, vanno ripristinate nei giorni prima della ripresa scolastica. Meglio allora mantenere orari di andata a letto non troppo distanti da quelli ordinari; favorire la creazione di routine rilassanti prima del sonno; ridurre o evitare del tutto l’uso di schermi con contenuti coinvolgenti a favore di attività meno eccitanti.

Vale sempre la regola della contrattazione di queste “buone pratiche”: la loro imposizione finisce spesso per suscitare reazioni opposte, ancor più dannose.