Vorrei chiedere se al momento della consacrazione del pane e del vino sia previsto il suono delle campane e non del campanello. - PAOLA

 

La storia delle campane e quella del campanello nella Messa sono più unite di quanto comunemente si pensi. L’uso delle campane per chiamare i fedeli è certamente più antico (VI secolo). Quello del campanello nella Messa risale al XIII secolo. Uso che si impose quando la lingua latina non più compresa dalla maggioranza del popolo e la conseguente privatizzazione della Messa da parte del sacerdote avevano reso difficile ai fedeli individuare a quale punto si trovasse la celebrazione. Si trattò pertanto di richiamare l’attenzione dei fedeli soprattutto al momento della consacrazione e ostensione del pane e del vino. Più tardi anche al Sanctus e all’imposizione delle mani per segnalare l’approssimarsi del momento centrale. In un contesto di cristianità, a cominciare dal XIV secolo, si pensò di segnalare anche agli assenti questo momento con il suono delle campane per esortarli a uno spazio di preghiera privata. Oggi in una città secolarizzata questo suono non è più previsto da alcuna norma e rischia di perdersi fra tanti altri rumori. Comunque non è certo il suono delle campane che distrae i fedeli dall’attenzione a quel mistero che rende sacramentalmente presente il Risorto durante tutta la Messa e in modo sommo nei segni del pane e del vino.