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Nella recita del Confesso a Dio non è questa una frase troppo severa per i fanciulli? Che hanno fatto di così grave?
ELENA
Gli sbagli e il peccato fanno parte della nostra vita. Nessuno è senza peccato. Dio ci ha voluti fragili, liberi e quindi anche peccatori, poiché solo chi si riconosce peccatore e perdonato è anche capace di compassione e di amore. Chi si crede perfetto, pieno di sé, non ha più spazio per nessuno nel proprio cuore. Bisogna imparare ad ammettere i propri sbagli fin da giovanissimi e saper chiedere scusa e perdono. La colpevolezza è ovviamente rapportata all’età. Perché l’azione cattiva diventi un grave peccato la tradizione della Chiesa e il buon senso ricordano che oltre alla materia grave ci vuole anche la piena consapevolezza e la deliberata volontà di fare il male. Il Confesso a Dio nella Messa va oltre le colpe personali, piccole o grandi che siano. Questa preghiera intende manifestare la solidarietà nel peccato, nel pentimento e in quella disponibilità al reciproco perdono che è condizione per essere perdonati anche da Dio (cfr. Mt 18,35).



